Inarcassa, bilancio con il segno più. Oltre 900 milioni di avanzo

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Un avanzo economico di 901,6 milioni di euro, superiore di 270,8 milioni rispetto alla previsione di budget (+21%), a cui si aggiunge un patrimonio netto di 8,2 miliardi. Queste le cifre del bilancio consuntivo 2014, varato dal Comitato nazionale dei delegati di Inarcassa (Ente pensionistico di ingegneri ed architetti). L’ufficializzazione dei dati relativi ai redditi 2013 degli associati ha permesso al Consiglio dei delegati della Cassa di “riadottare, all’unanimità, la delibera dello scorso ottobre sull’incremento di 3 punti del tasso di rivalutazione dei montanti contributivi per il biennio 2014-2015, superando i rilievi di recente espressi dai ministeri vigilanti”.

Inoltre, “si è più che raddoppiato il valore ideale della quota di patrimonio pro-capite, che nel 2000 era pari a 22.000 euro ed oggi ha superato i 48.500 euro”, nonostante le pensioni erogate siano quasi triplicate, “passando da 152 milioni di euro del 2000 a 520 milioni del 2014”. Infine, si sottolinea, “l’andamento congiunto delle dinamiche demografiche e reddituali ha determinato la contrazione del margine della gestione caratteristica, peraltro in linea con le previsioni attuariali”, pari “a 490 milioni”, compensati dal risultato della gestione patrimoniale.

L’esercizio 2014 chiude il quinquennio dell’attuale Consiglio di amministrazione e del Comitato dei Delegati che, dice la presidente Paola Muratorio, “hanno sempre creduto nelle strategie messe in campo per tutelare il futuro degli associati e non solo quello di pochi, come alcuni avrebbero voluto”. La futura ‘governance’ potrebbe, prosegue Muratorio, “affrontare temi difficili, come il previsto accorpamento delle Casse, del quale si parla con insistenza. A chi ne farà parte, l’augurio di poter difendere il ruolo di Inarcassa come gestore del welfare degli ingegneri e architetti italiani liberi professionisti”.