Massicci, Covip: “Aumento della tassazione va in controtendenza all’Europa”

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Nella sua relazione, il Presidente facente funzioni, Francesco Massicci, intervenendo sui possibili investimenti delle Casse nell’economia reale, si è soffermato sull’aumento della tassazione dei rendimenti sottolineando che “questo si pone in controtendenza rispetto agli schemi di tassazione diffusi in Europa, che escludono invero la percossione in fase di accumulo (cosiddetto EET) e determinerà una riduzione del potenziale di rivalutazione dei contributi versati”.

Infatti, sempre il Presidente facente funzioni, nelle 23 pagine sottolinea come “Per l’attività di vigilanza sugli enti in questione, costituirà fondamentale ausilio la prossima adozione del provvedimento del Ministero dell’economia, di concerto con u il Ministero del lavoro, contenente le disposizioni in materia di investimenti, banca depositaria e conflitti di interesse”. E da’ alcuni  dati… “Le attività complessivamente detenute dagli Enti di previdenza di base privati ammontano a 66 miliardi di euro. Gli attivi evidenziano una cospicua presenza di investimenti immobiliari. Considerando gli immobili detenuti direttamente, i fondi immobiliari e le partecipazioni in società immobiliari, gli investimenti nel real estate si attestano a quasi 20miliardi di euro, corrispondenti al 30per cento delle risorse. Con riguardo agli altri investimenti, la quota più rilevante delle attività è investita in titoli di debito, pari a 20 miliardi (quasi il 30 per cento delle attività), di questi il 66 per cento è relativo a titoli governativi”.

E per quanto riguarda il Governo, è spettato al Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, chiudere i lavori affermando che “Affronteremo il tema della maggiore flessibilità dell’età pensionabile nella legge di stabilità perché bisogna trovare un punto di equilibrio con la finanza pubblica tra maggiore flessibilità, equilibrio dei conti e sostenibilità del sistema previdenziale nel lungo periodo. C’è la volontà a non scaricare altri pesi sulle generazioni future: non si può costruire altro debito”.