Ricerca Censis/AdEPP. Sottosegretario Vicari: “Centralità libere professioni”

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“Stiamo lavorando a strategie più proattive nella selezione dei mercati e nel relazionarsi con essi, perchè non ci si possa più accontentare del sapere circoscritto alla propria professionalità, ma è fondamentale unire questo aspetto con l’acquisizione di doti e conoscenze trasversali – così il Sottosegretario al Mise, Simona Vicari, durante la presentazione dello studio sui liberi professionisti targato Censis/AdEPP.

“Il risultato della ricerca costituisce un supporto al gruppo di lavoro sulla competitività delle libere professioni che, dal 15 aprile u.s., ho costituito presso il Ministero dello Sviluppo economico. Lo spaccato che emerge dimostra quello che, purtroppo, anche all’interno del tavolo, si è evidenziato: criticità che, a seguito del perdurare della crisi, si sono fatte più marcate soprattutto tra alcune aree professionali e gruppi generazionali”.

“Alla luce di ciò – sottolinea Simona Vicari –  è necessario che venga riconosciuta e sostenuta la loro centralità, perché le professioni costituiscono il 12.5% di PIL del nostro Paese e, nonostante ciò, ancora vengono identificate come sole prestatrici di un’opera intellettuale e non economica, al contrario di quanto avviene già in Europa (“Qualsiasi entità che eserciti un’attività economica”).

“La forte propensione al lavoro individuale e locale, soprattutto nelle regioni del Sud – ha continuato il sottosegretario –  lo scarso uso del web, la chiusura con l’estero hanno limitato la capacità di crescita dei professionisti professioni non rappresentino solo una risorsa professionale e sociale ma siano una risorsa economica. Le libere. Queste criticità proveremo a disincentivarle attraverso l’ipotesi di nuova misura che vuole dare spazio a nuove modalità più dinamiche di promozione dell’attività professionale sul mercato, proprio attraverso una apertura ai mercati esteri, l’arricchimento delle competenze relazionali ed attitudinali, la conoscenza dei mercati e l’uso del web, ma soprattutto incentivare l’esercizio della professione in forma associata, ad oggi sostenuta solo dai giovani professionisti che hanno avviato una nuova attivita’ insieme ad altri (18.1%). Sono questi gli spazi in cui si può giocare oggi la partita della competitività per i professionisti”.

“Per provare a fare tutto ciò, al Ministero dello Sviluppo Economico – ha spiegato la Vicari – stiamo lavorando, oltre alla misura di cui vi ho accennato poco fa a un Protocollo di Intesa tra il Ministero dello Sviluppo Economico e le Regioni, già sottoposto all’attenzione del Presidente Chiamparino, con lo scopo di uniformare e armonizzare i procedimenti delle Regioni italiane e di promuovere misure di sviluppo nei confronti delle diverse categorie di professionisti, al fine di favorire la loro competitività e ad una ricognizione delle disposizioni, delle misure e bandi vigenti per verificare la natura degli ostacoli che impediscono di includere tra i beneficiari anche i liberi professionisti”.

“E’ mio desiderio che il Governo faccia sì che, il mondo delle Libere professioni trovi un riconoscimento nel mondo delle partite IVA- ha concluso il sottosegretario Vicari –  con la stessa dignità delle micro e piccole imprese e che preveda un quadro di strumenti dedicati allo sviluppo delle libere professioni con l’obiettivo di predisporre una serie di provvedimenti che agevolino l’accesso a fonti di finanziamento, che snelliscano le procedure burocratiche e che permettano al mondo delle partite iva una struttura di mercato più solida, organizzata e competitiva”.