Cercare lavoro in un altro Paese Ue? Grazie a Eures tutto è più facile

587

E’ stata approvata ieri dal Parlamento una legge per rivitalizzare la rete dei Servizi europei per l’impiego (EURES) con un database a livello UE che includa le persone che cercano un impiego e le offerte di lavoro . Lo scopo è di migliorare la corrispondenza tra offerta e domanda nel mercato del lavoro.  Le norme aggiornate, già concordate con il Consiglio, presteranno più attenzione alle Regioni transfrontaliere e ai giovani.

Il rinnovato portale EURES, infatti, dovrebbe incrociare automaticamente i curricula e le offerte di lavoro adeguate e conterrà, inoltre, tutte le offerte di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego di ogni Stato membro. L’archivio EURES è stato costituito nel 1993 come una rete di cooperazione tra la Commissione europea e i servizi pubblici per l’impiego degli Stati UE (oltre a Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein) e altri partner: agenzie d’impiego private, sindacati, associazioni dei datori di lavoro. Da allora sono emersi alcuni limiti, tra questi una lista incompleta di posti disponibili e curricula, il limitato potenziale della corrispondenza automatica e informazioni transfrontaliere sul lavoro insufficienti. Il numero d’impiegati negli Stati membri, senza includere i lavoratori transfrontalieri, è ancora di solo 7,5 milioni di persone ovvero il 3,1% della popolazione attiva.

Heinz K. Backer (PPE, AT), relatore della proposta di legge, ha sottolineato come ” Vediamo alti livelli di disoccupazione in alcuni paesi dell’UE mentre, allo stesso tempo, ci sono altrove 2 milioni di posti di lavoro vacanti perché c’è mancanza di manodopera qualificata. La piattaforma EURES potrebbe facilitare l’accesso a centinaia di posti di lavoro che sono vacanti, con fino a 1,4 milioni di posti di lavoro che potrebbero essere resi disponibili”.

La corrispondenza automatica tra le offerte di lavoro e le richieste sarà gratuita per i lavoratori, sena alcuna discriminazione sulla base della loro nazionalità per quanto riguarda occupazione, salario e le altre condizioni lavorative. Inoltre, l’accesso per le persone con disabilità deve essere assicurato. I negoziatori del Parlamento hanno cercato di allargare la rete offrendo lo status di membro anche alle organizzazioni private, qualora quest’ultime forniscano servizi d’assistenza ai lavoratori e ai datori di lavoro. I deputati hanno inserito alcuni emendamenti per promuovere il mercato del lavoro transfrontaliero.

Il regolamento, così come votato dal Parlamento, deve ancora essere formalmente approvato dal Consiglio dei Ministri. Entrerà in vigore dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE.