Agenzia Coesione Territoriale. Agrò: “Illegittimo escludere i Liberi professionisti dai bandi”

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Il Direttore Generale dell’Agenzia per la coesione territoriale, la Dott.ssa Maria Ludovica Agrò, con nota 8321 protocollata il 10 ottobre 2016 (in allegato), ha espressamente invitato – esortandole –  le Autorità di Gestione dei Programmi Operativi 2014-2020 a includere i liberi professionisti tra i beneficiari delle misure cofinanziate con i fondi strutturali e di investimento europei.

“Una circolare che risponde a quanto da noi più volte richiesto, anche durante l’ultimo convegno che si è tenuto a settembre a Capri e al quale hanno partecipato cariche istituzionali europee ed italiane – dichiara il Presidente dell’AdEPP, Alberto Oliveti – e che fa, soprattutto, chiarezza su quanto già deciso in sede europea. Con l’equiparazione dei Liberi professionisti alle Piccole e Medie imprese, azione che ci ha visto fortemente impegnati ad ogni tavolo decisionale europeo, nazionale e regionale, si era più volte sottolineato come questa dovesse tradursi nell’inclusione dei professionisti ai finanziamenti sia diretti sia indiretti. Oggi si è fatto un ulteriore passo in avanti non solo per sgombrare il campo da errate valutazioni ma per chiarire e quindi supportare le Istituzioni preposte alla predisposizione dei bandi per una corretta realizzazione”.

La dottoressa Agrò, infatti, nella circolare scrive: “La citata disposizione della legge di stabilità 2016 prevede che i Programmi operativi nazionali e i Programmi operativi regionali del Fondo Sociale Europeo (FSE) e del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) rientranti nella Programmazione 2014-2020 si intendono estesi anche ai liberi professionisti “in quanto equiparati alle piccole e medie imprese come esercenti attività economica, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, dal titolo I dell’allegato alla raccomandazione 2013/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2013, e dall’articolo 2, punto 28), del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, ed espressamente individuati, dalle Linee d’azione pe le libere professioni del Piano d’azione imprenditorialità 2020, come destinatari a tutti gli effetti dei fondi europei stanziati fino al 2020, sia diretti che erogati tramite Stati e Regioni”.

All’interno della nota viene chiaramente confermata l’ILLEGITTIMITA’ dell’esclusione “comunque perseguita, dei liberi professionisti dalle misure di accesso ai Fondi SIE così come qualsiasi vincolo e/o condizione che abbia l’effetto di limitare, inibire, ostacolare la libera partecipazione ai relativi bandi/procedure di selezione.”

“Oltre all’inclusione ai finanziamenti – sottolinea il Presidente AdEPP – c’è un altro passaggio molto importante contenuto nella lettera dove si dice che essendo i liberi professionisti equiparati alle Pmi possono partecipare ai bandi di gara per un appalto pubblico di lavori, servizi o forniture. Passaggi, quindi, che vanno da una parte verso una maggiore qualificazione del Sistema e dall’altra aprono ad opportunità di indiscusso valore per una mondo che, fino ad oggi, ha vissuto solo sulle proprie spalle gli effetti di una crisi drammatica, che ha pesato sulla loro redditività, sulle capacità di entrare nel mercato del lavoro, e quindi sull’adeguatezza delle prestazioni future. Noi continueremo a portare le loro istanze in ogni sede istituzionale, a mettere in campo azioni  di workfare (welfare per il lavoro), a chiedere Politiche fiscali che ci possano mettere nelle condizioni di investire nello sviluppo del lavoro e del Paese” .

Una conquista dell’AdEPP, quindi,  e soprattutto una vittoria per tutti i liberi professionisti riconosciuti “imprenditori della conoscenza” che potranno dunque usufruire di misure, programmi, agevolazioni, incentivi e benefici volti all’avvio ed al sostegno della professione, nonché all’acquisizione di nuove competenze e nuove skills indispensabili per essere competitivi in un’economia in continua evoluzione.