Enpam. La categoria è pronta ad affrontare la politica. Ecco come

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A spiegarlo il Presidente Alberto Oliveti sul sito dell’Ente di Previdenza dei medici e degli odontoiatri. Ecco il suo intervento:

Fra poco più di un mese avremo un Parlamento nuovo, un governo nuovo e problemi della professione da affrontare. Ci saranno in primis i decreti attuativi della Legge Lorenzin, il tema della sostenibilità del Servizio sanitario nazionale l’eterna questione del rapporto fra lo Stato e le regioni, la gestione delle cronicità, la tutela della salute pubblica tra fake news e importanza dei vaccini, l’accesso dei giovani alla professione, la programmazione, la formazione, il riconoscimento del ruolo di tutti i medici e gli odontoiatri e il raggiungimento di una piena parità fra i generi.

“Come verranno affrontate queste sfide? Con una squadra Fnomceo compatta, appena uscita da un voto che l’ha rafforzata. L’ultima tornata elettorale di categoria è stata infatti caratterizzata dalla massima partecipazione possibile, con voti espressi da 106 Ordini su 106. Praticamente un caso-scuola di democrazia rappresentativa fiduciaria, da sventolare come una bandiera nei futuri confronti con la politica.

Il nuovo Presidente della Federazione, il nuovo Comitato centrale e la nuova Cao sono ora nelle migliori condizioni per svolgere il loro ruolo e per dare seguito al buon lavoro fatto finora.

A chi lascia il testimone va un grazie per il grande impegno profuso in questi anni. A chi lo raccoglie, va la disponibilità dell’Enpam a lavorare insieme per l’interesse di tutti.

Su alcune attività l’Ente previdenziale e la Federazione degli Ordini dovranno lavorare insieme (ad esempio sull’assicurazione per la responsabilità civile professionale e sulla gestione delle anagrafiche) mentre su altri temi ci dovrà essere una comunanza di intenti, da raggiungere ciascuno per la propria area di riferimento.

L’Ordine deve essere garante della qualità dell’esercizio professionale, mentre l’Enpam deve pensare ai flussi contributivi che ne scaturiscono.

Il punto centrale è che c’è una professione medica da difendere e da rilanciare.