Italia Oggi, tra le pagine il “botta e risposta” tra il Sottosegretario Durigon e il Sistema AdEPP

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“Apprezzo tono e merito delle affermazioni del sottosegretario Durigon. La domanda che pongo è: perché non destinare una quota di questi nostri versamenti, diretti comunque alla fiscalità generale, ad uno scopo ben preciso?”, così il presidente dell’AdEPP, Alberto Oliveti, nell’intervista rilasciata alla giornalista di Italia Oggi Simona D’Alessio, rispondendo alle dichiarazioni del Sottosegretario al lavoro Claudio Durigon.

Il Sottosegretario Durigon, in un “colloquio in esclusiva” con Simona D’Alessio, pubblicato il 5 settembre su Italia Oggi, aveva, infatti, annunciato di aver in agenda, entro settembre, “un incontro con i presidenti di tutte le Casse pensionistiche per trovare insieme delle soluzioni da metter in campo in vista della stesura della manovra economica d’autunno”. Obiettivo “cercare di affrontare, fin da subito, la questione della doppia tassazione (sulle prestazioni erogate e sui ricavi da investimento, ndr), che mi era stata già sottoposta da esponenti dell’Adepp a luglio”.

“Conosciamo la portata della situazione, stiamo valutando le possibili opzioni, vedremo – incalza il sottosegretario – se riusciremo a fare qualcosa già in legge di bilancio. Non è mio desiderio, in questa fase, alimentare false speranze, ma l’intenzione di trattare il tema c’è”.

“Il Sottosegretario- si legge nell’intervista –  giudica “positiva” l’idea di realizzare un fondo di “mutuo soccorso” fra le Casse, ventilata con l’intento di prendersi cura (all’interno del loro stesso perimetro) delle esigenze di quelle che potrebbero trovarsi «in condizioni di difficoltà»; occorrerà, però, confrontarsi sulle modalità di realizzazione del piano, per il quale, ricorda, «serve un apposito regolamento» (e la strada immaginata dall’Adepp sarebbe quella di servirsi della leva della defiscalizzazione per alimentare il fondo, si veda anche ItaliaOggi del 21 giugno 2018).

Per incentivare la partecipazione allo sviluppo dell’economia reale, “generando effetti favorevoli per la nostra nazione”, il sottosegretario afferma che “si potrebbe pensare a delle norme più flessibili in materia di investimenti: insieme, dialogando, potremmo trovare soluzioni adeguate alle peculiarità delle singole Casse”. Un esame dello “stato di salute” degli Enti, infine, andrà fatto, partendo dal presupposto che “alcuni sono in affanno, perché diminuisce il bacino degli associati. In qualche caso”, conclude, “ci potrebbero esser migliorie da apportare. O, forse, si potrebbero studiare degli accorpamenti”.

Pronta la risposta, dalle pagine di Italia Oggi,  del Sistema AdEPP:

“Il presidente dell’Adepp e dell’Enpam (medici ed odontoiatri) Alberto Oliveti, aggiunge che l’approdo più appropriato per tali risparmi sarebbe “un fondo di mutuo soccorso insito nel nostro sistema”, progetto per cui «lo stesso sottosegretario ha usato parole di elogio”.

“Ritengo la solidarietà fra Casse non debba esser un’opzione, bensì un dovere, s’inserisce il numero uno dell’Enpapi (infermieri) Mario Schiavon, «lo Stato ci venga incontro». «Auspico giungano risposte concrete a problemi che segnaliamo da tempo», afferma il vertice di Cassa forense (avvocati) Nunzio Luciano, perché «di dichiarazioni d’intenti ne abbiamo sentite fin troppe, nel corso degli anni. E dei governi», osserva. A salutare «con favore» la spinta al dialogo di Durigon è pure la guida della Cassa dei notai Mario Mistretta: gli Enti, evidenzia, esaltandone la solidità, «hanno dimostrato di saper svolgere il loro compito con efficienza, rispondendo ad esigenze private e pubbliche, con costanza, modificandosi negli anni per meglio svolgere le proprie funzioni, come il nostro Ente che nel 2019 compirà 100 anni», e «garantendo pensioni e welfare agli iscritti».

«La prudenza del sottosegretario sulla possibilità di interventi incisivi in legge di bilancio ha una logica, ma è positivo si riconosca come «problema» quello della doppia tassazione. E si pensi di farsene carico», è l’opinione del presidente della Cnpadc (dottori commercialisti) Walter Anedda. «Prima attueremo la salvaguardia autonoma interna degli Enti attraverso il fondo di solidarietà che la nostra Cassa sostiene da tempo in seno all’Adepp, meglio sarà per tutti i professionisti» aggiunge, «in linea con quanto già avviene, ad esempio, nel sistema bancario». E, sulla probabilità accennata da Durigon di procedere ad «accorpamenti» di Enti in affanno, la posizione è netta: «Dovranno, eventualmente, esser frutto di scelte delle Casse. E mai», chiosa, «esser imposti».