Giovani e donne tra i 29 punti del programma Conte Bis

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Dalla manovra 2020 alla riduzione delle tasse, dall’equo compenso all’implementazione del Fondo previdenziale integrativo pubblico, includendo la pensione di garanzia per i giovani, da una politica più green all’equità fiscale, il Presidente del Consiglio ha messo nero su bianco la bozza programmatica (in allegato) per il neo nato Governo Conte 2.

“È essenziale investire sulle nuove generazioni – si legge nel punto 3 –  al fine di garantire a tutti la possibilità di svolgere un percorso di crescita personale, sociale, culturale e professionale nel nostro Paese. Occorre altresì creare le condizioni affinché chi ha dovuto lasciare l’Italia possa tornarvi e trovare un adeguato riconoscimento del merito”.

Nel punto 4, invece, il Presidente del Consiglio scrive “4) Occorre: ridurre le tasse sul lavoro (cosiddetto “cuneo fiscale”), a totale vantaggio dei lavoratori;  individuare una retribuzione giusta (cosiddetto “salario minimo”), garantendo le tutele massime a beneficio dei lavoratori, anche attraverso il meccanismo dell’efficacia erga omnes dei contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative;  approvare una legge sulla rappresentanza sindacale, sulla base di indici rigorosi; nel rispetto dei princìpi europei e nazionali a tutela della concorrenza, individuare il giusto compenso per i lavoratori non dipendenti, al fine di evitare forme di abuso e di sfruttamento in particolare a danno dei giovani professionisti, anche a tutela del decoro della professione; realizzare un piano strategico di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, assicurando livelli elevati di sicurezza e di tutela della salute nei luoghi di lavoro, nonché un sistema di efficiente vigilanza, corredato da un adeguato apparato sanzionatorio; introdurre una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni; sostenere
l’imprenditorialità femminile; rinnovare l’istituto di natura previdenziale cosiddetto “opzione donna”; recepire le direttive europee sul congedo di paternità obbligatoria e sulla conciliazione tra lavoro e vita privata; incrementare il Fondo previdenziale integrativo pubblico, includendo la pensione di garanzia per i giovani.”.

Ed ancora (punto 5) “Occorre realizzare un Green New Deal, che comporti un radicale cambio di paradigma culturale e porti a inserire la protezione dell’ambiente tra i principi fondamentali del nostro sistema costituzionale. Tutti i piani di investimento pubblico dovranno avere al centro la protezione dell’ambiente, il ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, il contrasto dei cambiamenti climatici. Occorre adottare misure che incentivino prassi socialmente responsabili da parte delle imprese. Occorre promuovere lo sviluppo tecnologico e le ricerche più innovative in modo da rendere quanto più efficace la “transizione ecologica” e indirizzare l’intero sistema produttivo verso un’economia circolare”.

E al punto 22 si affrontano anche alcuni temi legati al lavoro e all’economia. “Occorre concentrarsi sull’equità fiscale – scrive Conte –  la portabilità dei dati, i diritti dei lavoratori digitali (cosiddetti riders), i modelli redistributivi che incidono sul commercio elettronico, sulla logistica, sulla finanza, sul turismo, sull’industria e sull’agricoltura. Occorre introdurre la web tax per le multinazionali del settore che spostano i profitti e le informazioni in Paesi differenti da quelli in cui fanno business”.