Inarcassa. Seconda tranche di versamenti e ripartizione stanziamento 100 mln

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Il Consiglio di Amministrazione di Inarcassa ha deliberato, nella riunione del 20 aprile, l’autorizzazione al versamento della seconda tranche di istanze di indennità presentate regolarmente dal 7 al 13 aprile, secondo i criteri stabiliti dall’art.3 del Decreto Interministeriale del 28 marzo 2020, e che porta i beneficiari del bonus iscritti alla Cassa ad oltre 88.000. I mandati di pagamento saranno emessi il 23 aprile. Saranno progressivamente liquidate, in tranche successive, tutte le domande presentate entro il 30 aprile prossimo.

Il CdA ha inoltre deliberato di sottoporre alla prima riunione utile del Comitato Nazionale dei Delegati – prevista per i primi di maggio – la proposta di impiego dello stanziamento di 100 milioni di euro derivante dalla variazione al bilancio di previsione 2020. Tutte le misure sono tra loro cumulabili con qualsiasi altra prestazione previdenziale e assistenziale disciplinata dai regolamenti vigenti dell’Associazione. Queste le linee di azione e gli stanziamenti che saranno presentati al CND e che l’Assemblea potrà modificare o condividere:

Finanziamenti a tasso zero agli iscritti – 55 mln di euro
Rifinanziare il servizio di prestiti a tasso zero agli iscritti in regola con il rilascio del certificato di regolarità contributiva, senza limite di età, per importi fino a 50.000 euro, da restituire in 5 anni prevedendo un periodo di preammortamento di 6 mesi.

Il CdA ha ritenuto di dover aprire la linea anche agli iscritti, ai pensionati e pensionandi, irregolari. Una scelta che ha il duplice obiettivo di consentire, oltre ad un minimo di liquidità per affrontare l’emergenza Covid-19, di rimettersi sul mercato del lavoro guardando al futuro. Un aiuto concreto per i professionisti che non possono partecipare a gare, né ottenere il saldo di fatture, né proporsi per nuovi incarichi e che possono accedere, con il sostegno messo a disposizione da Inarcassa, al certificato di regolarità contributiva. Il beneficio potrà essere erogato purché il finanziamento concesso non sia superiore a 1,5 volte il debito scaduto verso l’Associazione e che esso sia preliminarmente destinato a copertura del debito.

Valutare le migliori opportunità di mercato facendo ricorso a uno o più istituti bancari.

Fondo di garanzia per l’accesso al credito – 25 mln di euro
Costituire un fondo di garanzia al fine di agevolare l’accesso ai finanziamenti dei liberi professionisti senza merito di credito, anche tenuto conto delle disposizioni previste dal Decreto Legge n. 23 dell’8 aprile 2020 (c.d. “Decreto liquidità). Possono beneficiare della garanzia gli iscritti in regola con il rilascio del certificato di regolarità contributiva. La garanzia prestata da Inarcassa interviene fino al 50% della media del volume di affari dichiarato dall’iscritto nel triennio precedente la domanda di finanziamento. Valutare le migliori opportunità di mercato facendo ricorso a uno o più istituti bancari.

Sussidio una tantum per iscritti e pensionati non iscritti per contagio da COVID-19 – 19 mln di euro
Confermare la misura una tantum prevista per l’anno 2020 per ciascun nucleo familiare, fermi restando i criteri individuati e già operativi deliberati dal CdA nella seduta del 13 marzo scorso, con l’integrazione – tra i beneficiari del sussidio – di 1.000 euro per sospetta COVID-19, documentata da specifica certificazione medica. Tale ulteriore sussidio è limitato ai soli iscritti e pensionati non iscritti, con esclusione di altri componenti il nucleo familiare.

Sussidio una tantum per iscritti titolari di pensione di invalidità ed ai superstiti – 1 mln di euro
Prevedere un sussidio una tantum per l’anno 2020 dell’importo di 600 euro agli iscritti titolari di pensione di invalidità ed indiretta ai superstiti, alle stesse condizioni reddituali previste dall’art. 44 del Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 (c.d. “Decreto cura Italia”). Si prescinde dal requisito di regolarità contributiva. Qualora nelle more il Governo provveda all’erogazione in favore di queste categorie del Bonus di € 600, in analogia a quanto previsto dal Decreto Legge di marzo, la misura a carico Inarcassa non verrà corrisposta.