Santoro, Inarcassa “Futuro e salvaguardia dell’ambiente

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“Sin dal 2017 Inarcassa ha aderito ai Principi di Investimento Responsabile sanciti dalle Nazioni Unite (UNPRI), nella ferma consapevolezza che il nostro futuro appartenga interamente alla salvaguardia dell’ambiente” così il Presidente della Cassa di previdenza e assistenza degli architetti e ingegneri, Giuseppe Santoro.

“Come investitori di lungo periodo – conclude il Presidente Santoro – abbiamo aderito nell’ambito di Assodire ed insieme ai principali attori economico-finanziari, ad un’Alleanza ‘Green’ per ripartire, a passo spedito, nel rilancio del Paese.”

Inarcassa, come annunciava il presidente Santoro, insieme a Cattolica Assicurazioni, Fondi BancoPosta e Poste Vita, Fondo Cometa, Fondo Pegaso, Unipol, Cassa Nazionale Di Previdenza e Assistenza Forense ha aderito all’Alleanza per la ripresa verde che lanciata il 14 aprile su iniziativa del presidente della commissione ambiente dell’Europarlamento Pascal Canfin, a oggi riunisce 270 europarlamentari, ministri, leader di imprese e associazioni di categoria “per lavorare e costruire piani di investimento verde post-crisi” e preparare le nostre economie per il mondo di domani” nella cornice del Green Deal europeo.

Nel settore finanziario l’Alleanza conta anche l’adesione di BNP Paribas Asset Management, AXA, Allianz, Santander e PensionDanmark.

Obiettivi

Nel documento, che ha sancito l’avvio dell’“European Alliance for a Green Recovery” si auspica l’adozione di un nuovo modello economico “più resiliente, più protettivo, più autonomo e più inclusivo” e si chiede un rilancio dell’economia basato sui principi “green”, con una “mobilitazione su pacchetti di investimenti verdi post-crisi che fungano da acceleratori della transizione verso la neutralità climatica ed ecosistemi sani” e “piani di ripresa e trasformazione che sanciscano la lotta contro i cambiamenti climatici”.

“La transizione verso un’economia neutrale dal punto di vista climatico, la protezione della biodiversità e la trasformazione dei sistemi agroalimentari – si legge nel documento – hanno il potenziale per offrire rapidamente posti di lavoro, crescita e migliorare il modo di vivere di tutti i cittadini del mondo e contribuire a costruire società più resilienti”. Fondamentale appare il sostegno degli strumenti e delle tecnologie di cui disponiamo oggi: “Negli ultimi 10 anni sono stati compiuti enormi progressi nella maggior parte dei settori in transizione, sviluppate nuove tecnologie e catene del valore e ridotti drasticamente i costi della transizione (tra cui, tra l’altro: energie rinnovabili, mobilità a emissioni zero, agro-ecologia, efficienza energetica)”.