Adepp: lo Stato paghi la cassa integrazione ai professionisti

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L’associazione degli enti di previdenza privati (AdEPP) plaude all’introduzione di ammortizzatori sociali per i professionisti in difficoltà, ma chiede che lo Stato, se persiste l’attuale prelievo fiscale sui loro patrimoni, se ne faccia carico.

“L’ideale è che venga cancellata la tassazione sugli investimenti degli enti ¬– dice il presidente dell’AdEPP Alberto Oliveti – e in questo caso saremmo pronti a pagare con risorse private gli ammortizzatori sociali ai professionisti ordinistici. Se invece continuiamo a contribuire al fisco con tasse piene su tutto, con prelievi addirittura del 26 per cento sui rendimenti del risparmio previdenziale, allora i nostri professionisti hanno pieno diritto a ricevere gli ammortizzatori sociali e che sia la fiscalità generale a farsene carico.”

“Non è possibile che i professionisti paghino con le loro tasse il welfare di tutti ma poi ne restino esclusi”, continua Oliveti.

Dell’argomento si è parlato al tavolo di confronto permanente sul lavoro autonomo previsto dalla legge 81/2017 (Jobs act del lavoro autonomo) che si è insediato ieri.

“In rappresentanza di 1,6 milioni di professionisti ci complimentiamo per l’avvio di questo tavolo e per i temi affrontati ¬– dice il presidente dell’AdEPP – anche perché più si affermerà la digitalizzazione, più ci sarà bisogno di ammortizzatori per permettere ai professionisti di affrontare i momenti di trasformazione lavorativa. È giusto spingere su un welfare generativo”.