I professionisti del settore agricolo chiedono l’immediato ritiro e la revisione della Convenzione Agea-Caa

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I professionisti del settore agricolo chiedono l’immediato ritiro e la revisione della Convenzione Agea-Caa

Periti Agrari e Agrotecnici di Enpaia mettono in guardia contro i danni alle casse di previdenza.

Si allarga la quota di dissenso rispetto alla decisione di Agea che prevede di impedire, dal 31 marzo prossimo, a tutti i liberi professionisti di operare nel settore dei CAA-Centri Agricoli di Assistenza, obbligandoli così alla chiusura dell’attività, in favore dei CAA (sindacali e/o datoriali) che utilizzano solo dipendenti.

Anche il Collegio Nazionale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati, scende in campo dopo
quello degli Agrotecnici, per fronteggiare la pretesa di AGEA di escludere tutti i professionisti dai CAA.

La scelta dei professionisti del settore agricolo è stata determinata dal fatto che la decisione di
Agea mette in discussione il diritto dei liberi professionisti di poter svolgere la loro attività,
senza discriminazioni.

Oggi infatti la misura penalizza le professioni del settore agrario, ma una volta introdotto il
principio, fanno rilevare le organizzazioni di Periti e Agrotecnici, potrebbe essere applicato a
qualsiasi altra professione di qualunque settore.
Per questa ragione il Collegio Nazionale dei Periti Agrari, guidato da Mario Braga, ha scritto
anche una lettera ai presidenti delle Commissioni Agricoltura di Senato e Camera, Vallardi e Gallinella nella quale si fanno rilevare tutti gli aspetti negativi della Convenzione AGEA-CAA, chiedendo l’immediato ritiro della Convenzione e la revisione della stessa al fine riammettere e valorizzare il qualificato ruolo dei liberi professionisti.

Contro la decisione di Agea, inoltre, si sono schierati anche i Comitati di Amministrazione delle Gestioni Separate di Periti Agrari e Agrotecnici di Enpaia, che hanno deliberato di intervenire per sventare quella che potrebbe rivelarsi una decisione anche a danno dell’Ente visto che se i  liberi professionisti perderanno il proprio lavoro, come prevede la Convenzione AGEA, anche la Cassa di previdenza ne avrebbe un danno rilevante. Essi infatti – rileva il Coordinatore degli Agrotecnici di Enpaia, Alessandro Maraschi, riferendosi ai liberi professionisti – si cancelleranno oppure, anche rimanendo iscritti, avranno un calo importante del loro fatturato e conseguentemente della contribuzione previdenziale.

Il numero di professionisti coinvolti (Dottori Agronomi e Forestali, Periti Agrari e Periti Agrari
Laureati, Geometri e Geometri Laureati, Agrotecnici e Agrotecnici Laureati) è particolarmente elevato, stimato in circa 2.000 persone; e la loro esclusione determinerebbe, oltre che un illecito normativo, anche una perdita di iscritti alle Casse di Previdenza soprattutto delle Gestioni Separate ENPAIA e della Pluricategoriale (Casse D. Lgs. 103/96).

Roma, 22 gennaio 2021
Il Presidente
Dott Giorgio Piazza