Dl Sostegni. Fondo perduto anche agli iscritti alle Casse

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E’ atteso nelle prossime ore il nuovo decreto messo in campo dal Governo per rispondere alla pandemia che da un anno affligge il nostro Paese. Dl Sostegni è il nome del decreto che è stato fonte, da quanto riportano tutti i media nazionali, di discussioni e scontri tranne su un punto dove sono tutti d’accordo: i lavoratori autonomi, inclusi i liberi professionisti iscritti alle Casse di previdenza private, devono essere al centro di aiuti in un momento in cui la crisi li ha investiti in pieno.

Di fatto, dalla prima bozza e dalle anticipazioni pubblicate dai media, il provvedimento dovrebbe bypassare il meccanismo dei codici Ateco, ampliando così la platea dei beneficiari, mentre dovrebbe restare il requisito della riduzione del fatturato del 33%  applicato ai mesi di gennaio e febbraio 2021 rispetto allo stesso bimestre del 2020.

I fondi messi in campo e la loro suddivisione sembrerebbero invece di fatto già stabiliti: circa 12 miliardi a fondo perduto per 2,8 milioni di aziende fino a 10 milioni di ricavi, professionisti e partite Iva; 5 miliardi per la campagna di somministrazione dei vaccini; 10 miliardi per misure di sostegno alla famiglia e al lavoro; circa 3 miliardi agli enti locali.

Sempre i media parlano di una platea di 800 mila professionisti che potranno usufruire del contributo a fondo perduto che dovrebbe arrivare subito dopo Pasqua , quanti di questi siano liberi professionisti ordinistici non è ancora dato sapere ma se diamo uno sguardo a quanti, lo scorso anno, hanno chiesto il reddito di ultima istanza o bonus (marzo, aprile e maggio) possiamo pensare che questi ultimi rappresentino una parte sostanziosa dei possibili beneficiari.

Ricordo, infatti, che per il reddito di ultima istanza che era stato riconosciuto un anno fa dal “Cura-Italia”, Dl 18/2020, la platea dei liberi professionisti ordinistici che hanno presentato la domanda ha sfiorato le 500 mila unità, ogni mese previsto, e che le Casse, allora investite ad anticipare le somme ai propri iscritti, hanno versato oltre 1 miliardo di euro.

Nel Dl Sostegni, il professionista, invece,  potrebbe scegliere se ricevere l’aiuto con un bonifico o optare per il credito d’imposta.