Inail. Covid 19. Le donne le più colpite dalla pandemia

“Sono i tecnici della salute, con il 42,0% dei casi codificati, a registrare il maggior numero di denunce: tra le figure professionali più colpite le infermiere (81,1% dei casi della categoria) e le fisioterapiste (5,8%)” sono questi alcuni dei dati che emergono dal dossier donne e covid, pubblicato la settimana scorsa, dall’Inail.

Suddiviso in quattro sezioni, il dossier fornisce un bilancio dei contagi professionali a un anno dall’inizio della pandemia da Covid-19. Dai dati sulle denunce pervenute all’Inail al 31 gennaio 2021, emerge che le donne sono le più colpite, con circa 70 contagi professionali ogni 100.

I settori più coinvolti sono quelli in prima linea nell’emergenza da Coronavirus, come la Sanità e assistenza sociale che con ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche, policlinici universitari e residenze per anziani e disabili, raccoglie il 71,7% di casi. A seguire l’Amministrazione pubblica, che include anche gli organismi preposti alla Sanità come le Asl, con il 9,1% delle denunce. Pur considerando la numerosità contenuta di decessi femminili è sempre la Sanità e assistenza sociale il settore più colpito, con il 57,1% dei casi codificati.

Tra le contagiate, il 43,6% ha oltre 49 anni, il 38,1% ha tra i 35 e i 49 anni e il 18,3% è under 35. L’età media è di 46 anni e quella mediana di 48 anni, ma col trascorrere dei mesi si sta tendenzialmente registrando un abbassamento dell’età media al contagio.

Come dicevamo in apertura, le più colpite sono le infermiere e le fisioterapiste, segue la categoria delle operatrici sociosanitarie, con il 22,4% dei casi, e, con l’8,9%, quella delle lavoratrici qualificate nei servizi personali e assimilati (in prima linea ci sono le operatrici socio assistenziali che rappresentano il 78,4% dei casi). Il 6,3% dei casi riguarda, invece, i medici e il 5,0% le lavoratrici non qualificate nei servizi di istruzione e sanitari (di cui l’84,2% è rappresentato dalle ausiliarie ospedaliere e sanitarie).

Per quanto riguarda, infine, i decessi femminili per Covid-19, la categoria più colpita è quella dei tecnici della salute, con un caso ogni quattro denunce: il 70% sono infermiere. Seguono le operatrici socio-sanitarie con il 14,1% dei casi e le operatrici socio-assistenziali con il 12,8%

La maglia nera spetta alla Lombardia con il 28,3% delle denunce femminili, seguita da Piemonte (15,4%), Veneto (11,1%) ed Emilia Romagna (8,5%). Le province col maggior numero di infortuni da Covid-19 sono Milano (10,5% dei casi nazionali), Torino (7,9%), Roma (4,1%), Varese, Brescia e Verona (tutte con il 2,9%).

La Lombardia è anche la regione che registra il maggior numero di vittime femminili, ben il 39,2%, a seguire l’Emilia Romagna (15,2%) e il Piemonte (8,9%). In testa, tra le province, Milano (11,4%), Bergamo (10,1%) e Parma (7,6%).