Veneto. Contributi per l’autoimprenditoria femminile

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“Al 30 settembre 2020 le imprese femminili attive in Veneto risultavano 88.181, pari al 20,5% del totale delle imprese regionali – ha spiegato l’assessore al lavoro, Roberto Marcato, presentando il nuovo bando messo in campo dalla Regione – La consistenza delle imprese femminili ha subito una leggera flessione (-509 unità, pari a un -0,6%, in linea con la contrazione delle imprese maschili) rispetto alla stessa data del 2019, che conferma il ritmo della discesa dei trimestri precedenti. Pertanto, dopo anni in cui in ogni trimestre le imprese femminili segnavano andamenti migliori delle imprese maschili, tra aprile e settembre 2020 questa maggiore velocità si è praticamente annullata soprattutto per effetto di una marcata caduta della nascita di nuove imprese femminili nel secondo trimestre (-41,1%), che si è protratta anche nei tre mesi successivi (-17,8%) determinando una contrazione complessiva di iscrizioni di imprese femminili nei primi nove mesi del 2020 del -42,8% rispetto allo stesso periodo del 2019”.

“E’ necessario, quindi, intervenire per stimolare e sostenere le donne venete, le loro competenze ed esperienze e la loro voglia di fare impresa e innovare, incentivando l’avvio e il rafforzamento delle aziende gestite da donne. La legge regionale 20 gennaio 2000, n. 1 “Interventi per la promozione di nuove imprese e di innovazione dell’imprenditoria femminile” prevede che possano essere concessi contributi in conto capitale, o altre forme di intervento individuate e definite dalla Giunta regionale, alle imprese a prevalente o totale partecipazione femminile (art.3, comma 1, lett. a e c quinquies)”.

Beneficiarie degli interventi previsti dalla citata legge regionale n. 1 del 2000 possono essere le piccole e medie imprese rientranti in una delle seguenti tipologie: a. imprese individuali di cui sono titolari donne residenti nel Veneto da almeno due anni; società anche di tipo cooperativo i cui soci ed organi di amministrazione sono costituiti per almeno due terzi da donne residenti nel Veneto da almeno due anni e nelle quali il capitale sociale è per almeno il cinquantuno per cento di proprietà di donne.

Ecco allora il nuovo bando della Regione Veneto che prevede la concessione di contributi a fondo perduto, in regime de minimis, in misura pari al 40% della spesa rendicontata ammissibile per la realizzazione di interventi di importo non inferiore a 20.000 euro e non superiore a 130.000 euro.

Sono ammissibili le spese per l’acquisto, o l’acquisizione tramite leasing finanziario, di macchinari, impianti produttivi, hardware ed attrezzature nuovi di fabbrica nonché per negozi mobili. Sono, altresì, ammissibili le spese per arredi nuovi di fabbrica; mezzi di trasporto ad uso interno o esterno ad esclusivo uso aziendale, con l’esclusione delle autovetture; opere edili/murarie e di impiantistica; software – anche in cloud, brevetti, licenze, know-how o conoscenze tecniche non brevettate; banche dati, ricerche di mercato, biblioteche tecniche; campagne promozionali anche sui social network.

Le domande di sostegno dovranno essere compilate e presentate esclusivamente per via telematica, attraverso il Sistema Informativo Unificato della Programmazione Unitaria (SIU) della Regione del Veneto. La fase di compilazione sarà attiva dalle ore 10.00 di martedì 9 febbraio 2021 alle ore 12.00 di mercoledì 24 febbraio 2021 e quella di presentazione dalle ore 10.00 di martedì 2 marzo 2021 fino alle ore 17.00 di giovedì 4 marzo 2021.