Casse. Nonostante la pandemia, Bilanci con il segno +

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Le Casse di previdenza private stanno approvando, via via, bilanci consuntivi che mantengono il segno positivo e questo nonostante il Covid 19, le azioni straordinarie messe in campo per sostenere gli iscritti in forte sofferenza, gli anticipi sul reddito di ultima istanza e ancora, in parte, in attesa di “riveder le stelle.

L’ultimo nato, in ordine cronologico, è quello della Cassa di previdenza dei dottori commercialisti che porta a casa “un avanzo corrente che supera i 476 milioni di euro”. Altro numero con il segno più riguarda gli iscritti +3% sul 2019. Continua, infine, l’incremento dei ricavi da contributi che con oltre 897 milioni di euro arrivano a sfiorare la soglia di 900 milioni di euro, segnando una crescita rispetto agli 879 milioni di euro dello scorso anno di +1,9%. Di questi, i dati più significativi riguardano i 500,6 milioni di euro per contributi soggettivi (a fronte dei 488 milioni di euro nel 2019) e 329,2 milioni di euro per quelli integrativi (nel 2019 erano 326,3 milioni).

Anche la Cassa di previdenza dei ragionieri  chiude il 2020 con un utile che supera il 152 milioni di euro.

“L’andamento dei mercati mobiliari nell’ultimo semestre del 2020 ha permesso di conseguire un risultato oltre le attese – sottolineano dalla Cassa – che ha consentito all’ente di contrarre la rettifica di valore investimenti in gestione attraverso i mandati, che era prevista come detto in circa 20 milioni in sede di assestamento del budget. Il rendimento del patrimonio investito complessivamente ha registrato un rendimento del 2,49% nel 2020: le gestioni patrimoniali hanno contribuito con un rendimento del 3,84%”.

Anche l’Ente di previdenza degli psicologi può ritenersi soddisfatto: aumentano infatti gli iscritti e aumenta il capitale. Ma c’è un altro aspetto che inorgoglisce l’ente presieduto da Felice Torricelli: nel consuntivo 2020, con l’approvazione dei Ministeri Vigilanti della delibera 50/20 l’Enpap ha potuto accreditare oltre 14 milioni sui montanti degli Iscritti quale ulteriore rivalutazione per l’anno 2019, per un complessivo 3,0079% anziché l’1,8254% di legge”.

“Al di là della solidità finanziaria dell’Ente, ulteriormente consolida, in questo Bilancio ci sono aspetti non banali che devono essere sottolineati – osserva il presidente  Torricelli –  I versamenti previdenziali all’ENPAP sono continuati ad aumentare anche nel 2020 e, pure in questo anno tremendo, è aumentato il numero del Psicologi che hanno affidato con fiducia le speranze per il futuro al loro Ente di Previdenza, versando percentuali di contributi superiori al minimo. È stata mantenuta una rivalutazione del patrimonio previdenziale vicina al 3% e, al contempo, l’Ente ha risposto con solidarietà e tempestività all’emergenza economica dei primi mesi di pandemia, anticipando somme ingenti per conto dello Stato e attivando tutte le sue risorse per intervenire in quelle situazioni in cui lo Stato non è riuscito a esserci”.

Gli utili dell’Ente di previdenza dei camici bianchi invece supera il miliardo di euro. “Un risultato che non esito a definire straordinario – commenta il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti – soprattutto se si considera che è stato ottenuto in un anno di assoluta emergenza a causa della pandemia da Covid-19”.

Il patrimonio netto dell’ente è cresciuto del 5,5% rispetto al 2019, toccando quota 24 miliardi di euro, un risultato che raggiunge quota 26 miliardi se calcolato a valori di mercato. La gestione degli investimenti dell’ente ha fatto registrare  un risultato netto positivo superiore a 435 milioni di euro, tra gestione patrimoniale mobiliare e immobiliare.

“Questi dati sconfessano in pieno le fosche previsioni del passato sulla nostra capacità di riformare la previdenza dei medici e degli odontoiatri – osserva Oliveti –. Tutti profetizzavano infatti bilanci negativi per l’Enpam, e invece oggi non solo il nostro saldo è ampiamente positivo, ma ciò avviene anche dopo un anno di drammatica emergenza pandemica”.

Anche la Cassa nazionale di previdenza e assistenza del Notariato ha chiuso l’esercizio con “un avanzo economico di 38,2 milioni di euro e con la contestuale crescita delle riserve patrimoniali del 2,5% rispetto all’anno precedente”, mentre il patrimonio è pari a 1,55 miliardi, idoneo “a garantire la copertura di oltre 7 volte la spesa pensionistica corrente”.

La Cassa geometri punta sull’incremento”dei redditi superiore al 25% che ha sicuramente beneficiato della capacità della categoria di adeguarsi e rispondere agevolmente alle esigenze del mercato. I redditi nel 2020 risentono ancora del trend positivo, registrando un +8% rispetto allo scorso esercizio”. E sui numeri “La gestione previdenziale della Cassa Geometri presenta nel 2020 un risultato di 24,5 milioni di euro. Cresce il patrimonio netto a 2.441,8 milioni di euro rispetto ai 2.406,6 milioni del 2019. Per la gestione degli impieghi mobiliari e finanziari è stato contabilizzato un risultato di gestione pari a 35,8 milioni di euro (23,6 milioni di euro nel 2019)”.
Ed infine per la Fondazione Enasarco, il Bilancio 2020  si chiude con un avanzo economico pari a 50 milioni, in diminuzione, rispetto al 2019, come previsto in base al documento di budget assestato per l’esercizio 2020. L’avanzo del 2020 è già diminuito di 2 milioni che costituiscono la somma destinata preventivamente al Fondo Firr, il trattamento di fine rapporto degli iscritti.