Il Mattinale AdEPP – Martedì 29 Giugno 2021

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PRIME PAGINE
Licenziamenti, cade il blocco (Messaggero). Arriva il blocco selettivo. Proroga a ottobre solo per  tessile e moda (Sole). Tessile, bloccati i licenziamenti (Repubblica e altri). L’economista De Nicola a Libero: “Sfatiamo il tabù che licenziare è pericoloso”. Intanto va in soffitta il cashback (Giornale e altri). Invece dei licenziamenti – scrive il Fatto – Draghi blocca il cashback.
Italia-Politica. M5S, Conte sfida Grillo: “Il capo sono io”. Grillo non ci sta (Stampa, Repubblica e
altri). “Non sarò leader a metà” dice Conte (Corriere). L’ex premier: “Votino gli iscritti” (Fatto).
Libero: “Conte pensiona Grillo”. Conte prova a scippare il M5S a Grillo (Verità). Giornale: “Grillo
umiliato”. Salvini: “Noi garanti del governo Draghi” (Stampa). Berlusconi al Corriere: “Il
centrodestra unito potrebbe chiamarsi Cdu”.
Covid. Dopo il caos vaccini, quello sul green pass (Verità). Il green pass cambia: una dose non basterà. Ue, allarme Euro2020 (Messaggero, Giornale).
Italia-Usa. Blinken a Roma: “Libia e Iraq, insieme batteremo l’Isis” (Stampa). Piena sintonia tra
Draghi e Blinken su ripresa, clima, Europa e Libia (Sole).

ADEPP
Crisi Inpgi, interviene l’Adepp: “Il Governo deve scegliere dove effettuare il riequilibrio
dell’Istituto dei giornalisti, se riportandolo in alveo pubblico, oppure se impostare un percorso di rientro da mantenersi in ambito privato con un piano di stabilizzazione finanziaria condiviso tra i diversi livelli istituzionali coinvolti, che intervengano in deroga, temporanea e specifica, ai vincoli, assai stringenti, e al quadro regolatorio emergente dalla disciplina del dlgs 509/1994 e di altre disposizioni di settore in materia previdenziale. Di certo portare l’Inpgi in difficoltà all’interno dell’Inps – aggiunge l’associazione in un comunicato – significherebbe invertire la traiettoria da tempo intrapresa della privatizzazione degli Enti di previdenza dei professionisti appartenenti al
sistema degli Ordini Professionali, che ha prodotto buoni risultati misurabili, senza gravare sui conti pubblici e che ha dato concretezza al principio di sussidiarietà enunciato dalla nostra Costituzione” (adginforma.it). Di certo la causa di questa situazione per l’Adepp non sono i giornalisti ma la crisi dell’Inpgi “è senza dubbio la conseguenza della crisi del suo sottostante lavorativo”.
Empam, online la certificazione “anti tasse” (mondoprofessionisti.it e altri). Sul sito ufficiale c’è una Certificazione unica dedicata a quello che non si deve pagare, che riguarda esclusivamente i sussidi ricevuti dall’Ente nel 2020 come sostegno alle difficoltà imposte dal Covid-19, che “dopo una lunga battaglia dell’Enpam sono stati detassati”. Nello specifico, si parla dell’indennizzo statale, del Bonus Enpam, o Bonus Enpam plus e dell’indennità di quarantena, tutti aiuti economici che “non concorrono alla formazione del reddito”, si precisa.
Sui professionisti troppi oneri (Italia Oggi p.32 e altre testate): a un convegno della Cnpr il focus
sulle difficoltà e le prospettive per le categorie professionali. Da più parti viene sottolineato il
“profondo squilibrio tra le responsabilità che ricadono sui professionisti impegnati nelle procedure di controllo e i compensi percepiti”. L’allarme, sottolineato anche dal presidente del Gruppo M5S alla Camera Davide Crippa, è stato rilanciato nel corso del forum “Professionista: presidio di legalità o capro espiatorio?” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri ed esperi contabili.
“Insostenibile la Spada di Damocle sulla testa di chi si occupa di controlli” scrive Italia Oggi (p.32).
Anno bianco, proroga sine die per il termine di pagamento della prima rata di contributi per l’anno 2021 da parte dei lavoratori autonomi e professionisti interessati allo sgravio Covid (Italia Oggi p.30). Per ridurre gli effetti negativi causati dal Covid-19, la legge Bilancio 2021 (la n. 178/2020) ha disposto, per l’anno 2021, l’esonero parziale della contribuzione dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti iscritti alle gestioni autonome speciali dell’Inps e alle casse professionali, in presenza, nel periodo d’imposta 2019, di un reddito lordo ai fini Irpef fìno a 50.000 euro e di un calo di fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 non inferiore al 33% rispetto al 2019. Per la definizione di criteri e modalità per la concessione dell’esonero si attende l’adozione di uno o più decreti da parte del ministro del Lavoro, di concerto con quello dell’Economia, il cui iter di pubblicazione è in corso di definizione.

PROFESSIONI SCENARIO
Per 4,3 mln di partite Iva rinviate al 20 luglio le tasse da versare (Sole in prima e p.3 e altri): il
Dpcm firmato dal ministro dell’Economia, Daniele Franco, sposta di 20 giorni più avanti il termine per il versamento delle imposte sui redditi (Irpef o Ires per le società di capitali), Irap (per i contribuenti che non ne sono esonerati) o delle imposte sostitutive. Il nuovo calendario fiscale che si delinea con il rinvio prevede quindi che si vada a versare non più entro il 30 giugno,bensì entro il 20 luglio. Con la possibilità eventualmente di avvalersi anche dei tempi supplementari: chi salderà il conto dell’F24 dal 21 luglio al 20 agosto, infatti, dovrà aggiungere la leggera maggiorazione dello 0,40 per cento. Italia Oggi (in prima e p.23) parla di “proroghe fiscali last minute”, sottolineando la “beffa” del mini rinvio arrivata a 24 ore dalla scadenza.