La Regione Lazio ha pubblicato il bando per promuovere lo sviluppo dei biodistretti agricoli, realtà costituite in seguito all’approvazione del regolamento regionale nello scorso febbraio e destinatarie di uno stanziamento pari a 400mila euro.
I biodistretti sono realtà costituite mediante accordo tra enti locali, soggetti pubblici e privati che operano in modo integrato in un sistema produttivo locale, ispirandosi ai quattro pilastri dell’agricoltura biologica: benessere, ecologia, equità, precauzione.
“Vogliamo con questo bando promuovere progetti che abbiano in essere interventi relativi allo sviluppo dell’agricoltura biologica, all’uso razionale delle materie prime e delle risorse energetiche, alla riduzione dell’uso di fitofarmaci e fertilizzanti di sintesi, alla promozione della filiera agroalimentare nella sua interezza – afferma l’Assessora all’Agricoltura della Regione Lazio Enrica Onorati – senza però dimenticare la fondamentale attività che i biodistretti possono realizzare sul territorio in termini di informazione e sviluppo attraverso studi di mercato, azioni di educazione alimentare, partecipazione a fiere, pubblicazione di materiale o realizzazione di siti web.”
I soggetti gestori al momento della presentazione della domanda dovranno essere già costituiti in una delle forme giuridiche conformi all’ordinamento previsto dal Codice civile in materia di forme associative e societarie tra soggetti pubblici e privati ed avere sede nella regione Lazio. Il mancato possesso anche di uno solo dei requisiti soggettivi di cui al presente articolo comporta la non ammissibilità alla fase di valutazione della proposta progettuale e comunque la non ammissione al contributo. I soggetti gestori devono:
non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata, concordato preventivo, cessazione d’attività o in ogni altra situazione analoga risultante da una procedura della stessa natura prevista da leggi e/o regolamenti nazionali, ovvero avere in corso un procedimento per la dichiarazione di tali stati;
non avere un legale rappresentante nei cui confronti sia stata pronunciata condanna irrevocabile o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, a pena detentiva in misura non inferiore a due anni per qualunque delitto non colposo. È comunque causa di esclusione la condanna, con sentenza passata in giudicato, per uno o più reati di partecipazione a un’organizzazione criminale, corruzione o altri reati contro la pubblica amministrazione, frode, riciclaggio. L’esclusione in ogni caso non opera quando il reato sia stato depenalizzato o sia intervenuta la riabilitazione o il reato sia stato dichiarato estinto dopo la condanna o la condanna sia stata comunque revocata;
non aver concluso, nell’ultimo triennio, contratti di lavoro subordinato o autonomo o attribuito incarichi professionali a ex dipendenti della Regione Lazio che, nel triennio antecedente alla cessazione del loro rapporto di lavoro con l’Amministrazione, hanno esercitato nei confronti del richiedente poteri autoritativi o negoziali per conto della Regione stessa;
non aver commesso irregolarità rispetto agli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali risultanti dal DURC; e. non essere destinatari di provvedimenti che limitano la possibilità di ricevere contributi o altre agevolazioni da Pubbliche Amministrazioni ai sensi delle norme vigenti.
Dotazione finanziaria e contributo concedibile
L’importo complessivo dei fondi messi a disposizione con il presente Avviso è pari a euro 400.000,00, salvo ulteriori integrazioni disposte dalla Giunta regionale.
I contributi sono concessi, nel rispetto della normativa europea vigente in materia di aiuti di Stato e di quanto previsto dai commi 2 e 3 dell’articolo 7 della legge, in misura non superiore all’80% del costo complessivo del progetto presentato e, comunque, nel limite massimo di:
euro 50.000,00 per gli interventi in conto capitale;
euro 25.000,00 per gli interventi in parte corrente;
euro 15.500,00 per la realizzazione delle attività di cui all’articolo 5, comma 1 della legge.
https://www.regione.lazio.it/documenti/75144