Parola d’ordine “Finanza sostenibile”. Obiettivo, consolidare il ruolo dell’Italia

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Borsa Italiana, Forum per la Finanza Sostenibile (FFS) e Federazione Banche Assicurazioni e Finanza (FeBAF) hanno presentato, lo scorso 1 ottobre durante il seminario “Finanziare la ‘just transition’: dall’impegno all’azione”,  ESGeneration Italy, la “rete” nazionale per la finanza sostenibile globale (National Network for Global Sustainable Finance). Il nome dell’iniziativa viene dalla sigla ESG, che indica i fattori ambientali, sociali e di governance, la cui valorizzazione è alla base della finanza sostenibile.

L’obiettivo è consolidare un ruolo attivo dell’Italia nella finanza sostenibile a livello globale, sostenendo il posizionamento internazionale della comunità finanziaria e contribuendo alla
diffusione della cultura della sostenibilità attraverso ttraverso la condivisione di analisi e di buone pratiche.

“Questa iniziativa arricchisce ulteriormente e dà nuova propulsione alla pluralità di attività che le tre organizzazioni svolgono già autonomamente nell’ambito della finanza sostenibile. L’accordo – ha spiegato Alessandra Franzosi, Head of Asset owners and ESG investing di Borsa Italiana – si basa su due concetti fondamentali. Da una parte sottolinea la necessità di collaborare unendo gli sforzi per coordinare il più possibile le numerose iniziative e proposte esistenti. Dall’altra vi è l’aspetto di entrare in un contesto globale. Essere locali in tema di finanza sostenibile non aiuta e per questo vogliamo entrare a far parte della rete FC4S. Come Borsa Italiana siamo consapevoli che il mercato dei capitali può svolgere un ruolo importante nel finanziare la transizione ecologica la crescita sostenibile e nel supportare i progetti di COP26. In tema di sostenibilità non si deve parlare di marketing, ma di scienza e di azioni concrete”.

Per favorire l’apertura verso le piazze internazionali, ESGeneration Italy entrerà a fare parte di FC4S, il network globale per la finanza sostenibile nato nel 2017 sulla scia della Presidenza italiane del G7, che ha l’obiettivo di accelerare la crescita degli investimenti ESG permettendo uno scambio di esperienze tra i diversi centri finanziari e guidando la convergenza verso obiettivi comuni. FC4S, come ha ricordato l’amministratore delegato Stephen Nolan, riunisce oramai 36 piazze finanziarie che rappresentano 83,8 trilioni di dollari in termini di capitalizzazione e gestiscono l’82% dei mercati azionari globali. “Questa adesione – ha aggiunto Franzosi – ci consentirà di portare a livello internazionale quello che l’Italia genera come nuove idee e come capacità di innovazione in ambito di finanza sostenibile e al contempo di arricchirci, grazie agli spunti forniti dal network globale, accertandoci che il nostro sistema finanziario resti sempre alla frontiera dal punto di vista dell’innovazione di prodotto e di processo”.

Il percorso che ha portato alla costituzione di ESGeneration Italy è stato lungo e fonda le radici nella cooperazione che i tre partner avevano svolto nell’ambito dell’Osservatorio sulla finanza sostenibile presso il Ministero dell’Ambiente nato, come ricorda Gianfrancesco Rizzuti, Direttore operativo di Febaf, nell’ambito del G7 a presidenza italiana nel 2017. E i principi della nuova organizzazione sono in linea con la “Carta dell’Investimento Sostenibile e Responsabile della finanza italiana” siglata nel 2012.

“Tutti i nostri sforzi – ha sottolineato Francesco Bicciato, Segretario del Forum per la Finanza Sostenibile – hanno dei principi comuni che sono promuovere definitivamente la finanza sostenibile e avere un’azione concreta rispetto ai processi di giusta transizione. Non esiste una finanza neutra o passiva soprattutto in tema di obblighi ambientali. E l’SDG 17 ci ricorda il concetto di rete, come l’alleanza tra società civile, operatori finanziari e settore pubblico sia l’unica strada per affrontare l’emergenza del clima”.