Un’Europa più intelligente e verde

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Tra gli obiettivi e i relativi i piani di finanziamento previsti nell’accordo di partenariato 2021-2027 * spiccano due temi che toccano direttamente il cambiamento e la trasformazione in nome dell’innovazione, della competitività e della sostenibilità.

Il primo tema “Un’Europa più intelligente” vede la messa in campo di oltre 9 miliardi di euro e affronta il tema dell’innovazione anche dal punto di vista dei benefici sociali e economici. Saranno infatti finanziate le attività rivolte alla formazione e l’aggiornamento delle risorse umane delle imprese, e l’introduzione di nuove professionalità, come ricercatori ad alta specializzazione e altre figure professionali che possono fungere da raccordo tra le esigenze delle imprese, soprattutto piccole, e mondo della ricerca.

E per restare in casa nostra, grazie al Fesr viene data priorità al rafforzamento della rete digitale italiana, promuovendo l’accessibilità
alle reti digitali per cittadini e imprese.

La seconda area di investimento, con quasi 8 miliardi e mezzo, “Un’Europa più verde”. Qui gli obiettivi non possono che essere molteplici: si va dalla sostenibilità ambientale a quella sociale ed economica senza dimenticare la tutela della sicurezza delle persone e la prevenzione dei rischi (sismico, vulcanico). Saranno finanziate attività dedicate alla mobilità urbana sostenibile, alla lotta alla perdita di biodiversità e all’inquinamento.  E poi non poteva mancare l’attenzione per il settore energetico con la riduzione dei consumi, l’aumento della quota di energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni. Saranno sostenuti investimenti di efficientamento energetico, inclusa la domotica, di: edifici, strutture e impianti pubblici; edilizia residenziale pubblica per combattere la povertà energetica; edifici e impianti produttivi dei soggetti giuridici che esercitano attività economiche; reti di pubblica illuminazione, attraverso strumenti finanziari o modelli di business innovativi, o in strategie territoriali.

Che cosa è e cosa prevede l’Accordo di Partenariato

E’ il documento, predisposto da ciascuno Stato membro e approvato dalla Commissione, che definisce la strategia, le priorità e le modalità di impiego dei fondi SIE (Fondi strutturali e di investimento europei), al fine di perseguire la Strategia europea per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

In questo contesto, le risorse assegnate dall’UE all’Italia per il periodo2021 – 2027 sono pari a circa 42 miliardi di euro ai quali bisogna aggiungere la quota di cofinanziamento nazionale(circa 33 miliardi di euro), che porta il totale previsto nell’Accordo di Partenariato a oltre 75,6 miliardi di euro.

Inoltre, l’Italia ha scelto di non usufruire della possibilità offerta dal nuovo quadro legislativo della Politica di Coesione di trasferire risorse tra regioni, mentre ha optato per l’utilizzo del trasferimento di risorse tra i fondi strutturali. Nello specifico, 237,6 milioni di euro a titolo del FESR sono stati assegnati al FSE+ “in considerazione dei fabbisogni in ambito sociale, occupazionale e di istruzione/formazione”