
Le Casse di Previdenza degli Psicologi e degli Infermieri hanno inoltrato oggi una nota alla Banca Popolare di Sondrio, Istituto Tesoriere di diversi Enti di Previdenza e ordinistici, con richieste di informazioni circa la politica che la banca segue nella gestione dei movimenti finanziari che ne hanno determinato l’inscrizione, anche nel 2022, nell’elenco delle cosiddette Banche Armate.
Inviata oggi una lettera alla Banca Popolare di Sondrio con l’intento di avere informazioni riguardo alle politiche dell’ente creditizio in merito alla gestione dei movimenti finanziari che lo hanno portato all’iscrizione nell’elenco delle cosiddette Banche Armate. I firmatari sono ENPAP, Ente di Previdenza degli Psicologi, e ENPAPI, Ente di Previdenza degli Infermieri.
La Relazione riferisce su tutte le operazioni autorizzate inerenti la vendita di armamenti all’estero ed è prevista dalle Legge 185/90, che norma queste operazioni nel rispetto dell’articolo 11 della Costituzione Italiana, della sicurezza dello Stato e dei trattati internazionali.
La Relazione contiene i dati, rispetto alla tipologia di armamenti trattati e ai Paesi con cui avvengono transazioni in forma aggregata, ma la specifica di questi dati è fondamentale per ricostruire la coerenza dell’attività della banca tesoriera con le politiche di investimento adottate da molti Enti di Previdenza in termini di qualità etica e di responsabilità sociale.
Il settore degli armamenti è tra i più controversi dal punto di vista ESG e per molti Enti di Previdenza rappresenta uno degli ambiti più attenzionati, giacché questi Enti hanno spesso fatto propri i principi “UN-PRI” e integrato i cosiddetti “SDGs – Sustainable Development Goals” (obiettivi di sviluppo sostenibili) – nel proprio processo di investimento. Tra questi obiettivi, l’obiettivo 17 “Pace, Giustizia e Istituzioni Solide” implica l’impegno a concentrare gli sforzi dell’Ente per sensibilizzare tutte le controparti con le quali si interfaccia in relazione alla loro capacità di ridurre in tutte le forme di violenza e il tasso di mortalità ad esse correlato, promuovendo lo stato di diritto e garantendo pari accesso alla giustizia per tutti.
Al riguardo, ad esempio, l’Ente di Previdenza degli Psicologi (ENPAP) ha individuato, tra i criteri di esclusione di singole imprese dal proprio universo investibile, quelle situazioni in cui il fatturato aziendale derivi dallo svolgimento di una attività economica nell’ambito dello sviluppo, produzione, stoccaggio e vendita di:
– armi di distruzione di massa, nucleari, biologiche e chimiche o parti di esse;
– agenti tossici chimici, biologici e materiale radioattivo;
– missili in grado di trasportare armi di distruzione di massa;
– armi a frammentazione e mine anti-uomo.
Inoltre, per quanto la Legge 185/90 vieti il commercio di armi verso i Paesi in stato di conflitto armato o nei cui confronti sia stato dichiarato l’embargo delle forniture belliche o i cui governi sono responsabili di gravi violazioni dei diritti umani, la Relazione conferma che attività economiche in questo ambito sono ordinariamente svolte verso Paesi che, ad esempio, lo stesso ENPAP esclude dal suo universo investibile perché non garantiscono il rispetto dei diritti civili o delle libertà politiche. Anche in questo caso gli Enti ritengono necessario allineare le proprie politiche nel rapporto con gli istituti tesorieri.
Banca Popolare di Sondrio che, peraltro, dichiara la sua adesione agli stessi principi UN-PRI e SDGs che orientano questa azione, ha risposto in forma evasiva ad una prima richiesta di ENPAP di chiarimenti e informazioni a questo riguardo.