Eppi. Agli iscritti ulteriori 22 milioni di euro

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“E’ un grande risultato che dimostra ancora una volta come un’efficiente gestione dell’Ente, possa realmente far funzionare il sistema previdenziale di tipo contributivo”, così il Presidente Paolo Bernasconi dopo l’approvazione ministeriale della delibera che “riempie la cassaforte” delle risorse previdenziali dei Periti Industriali libero professionisti iscritti, con ulteriori 22 milioni di euro derivanti da quota parte del contributo integrativo relativo all’anno 2020.

“Poter riconoscere queste cifre a favore di una migliore pensione per i nostri colleghi iscritti – sottolinea il Presidente dell’Eppi – è il principale obiettivo del nostro Ente. Ecco perché proseguiremo su questa direttrice, attivando entrambe le leve del riconoscimento della maggiore rivalutazione dei montanti oltre i tassi di legge e della distribuzione del contributo integrativo”.

Via libera, quindi, alla distribuzione di oltre 22 milioni di euro sui montanti previdenziali dei Periti industriali iscritti all’Ente di Previdenza. La cifra è pari al 70% della contribuzione integrativa riferita al 2020.

Continua  la serie positiva di deliberazioni, iniziata nel 2014, a favore dell’adeguatezza dei futuri assegni pensionistici dei Periti Industriali iscritti.
Tra maggiore rivalutazione oltre i tassi di legge dei montanti individuali, e la distribuzione di quota parte della contribuzione integrativa annualmente versata, l’EPPI negli ultimi 8 anni ha contribuito con oltre 233 milioni di euro alla formazione di futuri assegni pensionistici più adeguati al reddito prodotto dagli iscritti Periti Industriali nel corso della loro carriera professionale.

Ciascun iscritto può già verificare il caricamento sul proprio montante della somma spettante, accedendo all’Area riservata EppiLife.