Commercialisti. De Lise “Incentivare STP”

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“Incentivare le aggregazioni tra professionisti, anche per favorire l’inserimento dei giovani negli studi, e abolire le discriminazioni esistenti in campo fiscale fra chi svolge l’attività professionale in forma individuale e chi lo fa in forma aggregata (si pensi all’assoggettamento all’IRAP o ai diversi regimi IRPEF ed IVA fra forfettari e ordinari, senza dimenticare eventuali doppie imposizioni previdenziali) è improcrastinabile. Oggi l’aggregazione tra professionisti è una necessità: lavorare insieme significa ammortizzare i costi, accrescere le competenze e la specializzazione degli studi e migliorare le prestazioni offerte ai clienti. Invece, facciamo i conti con riforme che, nella prospettiva di ridurre il prelievo fiscale a chi presenta livelli minori di fatturato, stanno esasperando le forme individuali di esercizio della professione producendo un “nanismo” professionale che va contro l’interesse generale del Paese. E che produce danni a una categoria che, anno dopo anno, deve fare i conti con il calo degli iscritti”. Lo ha detto Matteo De Lise, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.

Per il consigliere Ungdcec, Enrico Lombardo, “prevedere un sistema di sgravi contributivi volti a contenere il costo del lavoro dipendente nei primi anni di funzionamento delle aggregazioni professionali che mostrino un’età media degli associati under 43, oppure che siano composte a maggioranza da componenti femminili, è essenziale per infrangere le barriere di ingresso alla struttura”. Lombardo è critico anche sulla differenza esistente fra l’imposta IRPEF applicata ai “forfettari” e quella richiesta agli studi associati: “Appare ingiusta e confliggente con il principio di capacità contributiva, così come il differente regime IVA induce a evidenti storture del principio di libera concorrenza fra professionisti”.

Di questo e altri temi si discuterà al prossimo 60° Congresso nazionale dell’UNGDCEC, in programma a Palermo il 27 e 28 aprile 2023. Interverranno i principali esperti di settore, rappresentanti del mondo della politica e della professione che relazioneranno sia sui contenuti generali della riforma fiscale che su quelli specifici più legati alla professione di dottore commercialista. Si parlerà anche dell’abolizione dell’IRAP: “Anche il MEF – evidenzia De Lise – ha annunciato la volontà di andare verso il graduale superamento di questa imposta, che ci auguriamo avvena in generale partendo proprio dagli studi associati”.