Emilia Romagna. Più di 800 milioni di euro di finanziamento per la ricerca

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Più di 800 milioni di euro di finanziamenti per la ricerca nella Regione nell’ambito della nuova programmazione europea. Questi i dati nella nuova piattaforma di ART-ER che monitora l’impatto delle politiche europee e gli investimenti

Quali sono le sfide tecnologiche che l’Emilia-Romagna si appresta ad affrontare? Su quali tematiche sono orientate le politiche regionali sulla ricerca e l’innovazione?

A queste e ad altre domande risponde la nuova piattaforma di Monitoraggio della Strategia di Specializzazione Intelligente 2021-2027 dell’Emilia-Romagna, messo a punto da ART-ER su mandato della Regione per fornire a istituzioni, imprese e cittadini una mole di “dati aperti” sulle politiche per la ricerca e l’innovazione e i progetti che ne scaturiscono.

Oltre che di una sezione introduttiva sulla Strategia, la piattaforma si compone di apposite
pagine dedicate agli indicatori – come il numero di progetti finanziati, i milioni di euro investiti, i milioni di euro in contributi ricevuti, i finanziamenti alle imprese, i finanziamenti ai laboratori di ricerca, ecc. – e ai contenuti dei progetti, consultabili sulla base di filtri, ricerca di parole-chiave, ricerca di beneficiari specifici.

“Lo strumento rappresenta la sintesi del processo di razionalizzazione delle risorse europee
iniziato 10 anni fa con la definizione della strategia di specializzazione intelligente. Non solo
quindi – sottolinea Roberto Righetti, direttore di ART-ER – programmare ex ante quali sono i settori in cui investire, ma conoscere anche i risultati e gli impatti che queste risorse hanno prodotto. Dati, intelligenza artificiale e informazioni più leggibili da parte dei cittadini, migliorano la consapevolezza di tutti sull’efficacia e l’utilizzo dei fondi europei. Tutto questo rientra nella missione di ART-ER: quella di promuovere una cultura dell’innovazione aperta e accessibile” –

Come funziona la piattaforma?

La nuova piattaforma è stata costruita con il coinvolgimento di tutti gli attori e le reti
dell’ecosistema di innovazione e ha considerato i risultati della S3 precedente (2014-2020),
l’evoluzione delle tecnologie, dei mercati, dell’ecosistema, gli obiettivi generali delle politiche e dei programmi regionali (Patto per il Lavoro e per il Clima) e le sfide globali. E’ fruibile in modalità Open Data e utilizza tecnologie semantiche di intelligenza artificiale per la classificazione. Uno strumento avanzato che permette di individuare tendenze e temi
emergenti nei vari settori di mercato.

Ognuno dei progetti può essere classificato, infatti, per specializzazioni produttive e sfide
tecnologiche, dando rilevanza all’interdisciplinarietà e alla vicinanza tematica dei vari interventi. Il tutto in un orizzonte temporale che comprende entrambi i periodi di programmazione, 2014-2020 e 2021-2027. Dunque uno strumento pensato e sviluppato
attorno agli utenti e alla loro possibili domande conoscitive.

Una sezione della piattaforma è dedicata agli Open Data e permette di formulare richieste
specifiche di ricerca per estrapolare dati e informazioni.

Alcuni dati

Stando all’ultimo aggiornamento dei dati, durante la programmazione 2021-2027 (per cui
circa a metà dei 7 anni previsti) sono finanziati in tutto 3.115 progetti per un ammontare di
702 milioni di euro di contributo allocato attraverso bandi regionali, nazionali ed europei. In particolare, i progetti finanziati direttamente dalla Regione Emilia-Romagna sono 2.208 per un totale di 107 milioni di euro di contributo.

Che cos’è la Smart Specialization Strategy (S3)?

Il percorso della S3 è partito quasi 10 anni fa. Infatti, dal 2014 la Regione Emilia-Romagna si è dotata di una propria Strategia di Specializzazione Intelligente per individuare gli ambiti su cui concentrare l’azione delle politiche regionali di innovazione. I settori di specializzazione industriale individuati come caratteristici del territorio regionale e considerati prioritari da qui al 2027 sono l’agroalimentare, l’edilizia e le costruzioni, la meccatronica e la motoristica, le industrie della salute e del benessere, le industrie culturali e creative, l’area dell’innovazione nei servizi, il digitale e la logistica, l’energia e lo sviluppo
sostenibile, il turismo.

Attraverso un processo partecipativo, che ha coinvolto tutti gli attori dell’ecosistema
regionale della ricerca, dell’innovazione e della formazione, insieme a imprese locali, cittadini e associazioni, sono state inoltre identificate 15 aree tematiche cross-settoriali: energia pulita, sicura e accessibile; economia circolare; clima e risorse naturali (aria, acqua, territorio); blue growth; innovazione dei materiali; digitalizzazione, intelligenza artificiale, big data (imprese e PA); manufacturing 4.0 e future evoluzioni; connettività di sistemi a terra e nello spazio; mobilità e motoristica sostenibile e innovativa; città e comunità del futuro; patrimonio territoriale e identità regionale (beni e contenuti culturali, attività creative, turismo e prodotti Made in Emilia-Romagna); benessere della persona, nutrizione, stili di vita; salute; innovazione sociale e partecipazione; inclusione e coesione sociale (educazione, lavoro e territori).

La piattaforma è disponibile al link:
Monitoraggio S3 Emilia-Romagna (art-er.it)