Bilancio Inpgi. “Cresce la gestione e migliorano tutti gli indicatori”

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Il Comitato Amministratore*

I bilanci di assestamento 2023 e preventivo 2024 confermano la crescita della gestione e il
miglioramento di tutti gli indicatori.

Crescono gli iscritti, e questo è un segno evidente della crisi del modello di lavoro giornalistico come l’abbiamo conosciuto finora. E crescono i versamenti contributivi, più per i libero professionisti che per i co.co.co.

Non crescono altrettanto i redditi che restano inchiodati a cifre troppo basse per considerare il lavoro autonomo dei giornalisti un lavoro dignitoso.

Proprio per questo l’attività del Comitato amministratore, pur in un momento di passaggio che ci auguriamo possa terminare a breve, si è concentrata sulle prestazioni di welfare e di
sostegno ai redditi. È un’attività che ci accomuna alle altre Casse cosiddette “del 103”, tutte
concentrate sull’assistenza agli iscritti che, in generale, soffrono per redditi in contrazione e
pensioni basse.

Solo per ricordare alcune delle prestazioni a cui i nostri iscritti hanno accesso: per i co.co.co. Indennità di maternità, paternità, congedo parentale, disoccupazione, malattia, degenza ospedaliera, infortuni. Per i liberi professionisti indennità di maternità, paternità e maternità a rischio.

Abbiamo inoltre rafforzato e ampliato la collaborazione con Casagit per offrire la copertura
sanitaria ad un numero sempre più alto di iscritti. Dopo il primo programma varato negli anni scorsi e prorogato al 2024, il Comitato amministratore ha deliberato di avviare un nuovo programma di assistenza sanitaria finanziato dall’Ente per il triennio 2024-2026. Tale programma – per il quale è stata stanziata la somma di 2 milioni di euro annui, per un totale complessivo di 6 milioni di euro – prevede la possibilità, per oltre 2700 giornalisti iscritti all’Istituto, di aderire, senza alcun onere a loro carico né vincoli successivi al triennio, al Piano Sanitario di Casagit Salute chiamato Win Plus, del valore di 768 euro annui, che prevede importanti tutele sanitarie.

Possono beneficiare dell’iniziativa i soli giornalisti liberi professionisti iscritti in via esclusiva
all’Istituto che non siano titolari di pensione e che, nell’anno 2020, abbiano percepito compensi professionali compresi tra 2.100 e 30.767 euro annui. Il programma in questione non è altro che l’evoluzione di un progetto già avviato dall’Istituto nel triennio 2019- 2022, successivamente prorogato fino al dicembre 2024, e che ha riscosso un alto gradimento da parte dei destinatari.
Queste sono a nostro avviso le priorità che dovranno ispirare anche i nuovi organismi che si
insedieranno dopo le elezioni: rafforzare le tutele, sostenere i redditi, incrementare la
digitalizzazione delle pratiche e implementare il servizio di assistenza agli iscritti.

Il lavoro autonomo sarà sempre più diffuso nel mondo dell’editoria. Il compito della Cassa è
quello di sostenere e, dove possibile, migliorare le condizioni economiche di questi lavoratori ancora troppi deboli e poco tutelati. Solo così il versamento dei contributi non apparirà più come un odioso e inutile prelievo e l’Inpgi potrà davvero accompagnare i propri iscritti in ogni fase della loro vita professionale.

I dati
I bilanci di assestamento 2023 e quello preventivo 2024 mostrano la continua crescita della
Gestione con il conseguente aumento della riserva tecnica che nel 2024 si attesta ad 867
milioni di euro.

Per quanto riguarda il numero degli iscritti, alla data di redazione del bilancio, si rileva una
crescita pari all’1%, passando dalle 46.332 unità risultanti alla fine dell’anno 2022 alle 46.870 INPGI bilancio preventivo 2024 unità al momento di redazione del presente bilancio. I contribuenti attivi sono circa 26.500 tra liberi professionisti e CO.CO.CO. I redditi dei liberi professionisti sono stati mediamente pari a 17.000 euro annui lordi, quelli dei CO.CO.CO. pari a circa 10 mila euro annui lordi. Il maggior numero dei contribuenti si colloca nella fascia di età tra i 40 e i 49 anni.

Il totale dei contributi obbligatori previsti per il 2024 nella misura di 60,5 milioni di euro presenta un aumento di 0,5 milioni di euro (+0,82%) rispetto ai 60 milioni di euro del dato assestato nel 2023.

Sul fronte dei costi previdenziali complessivi, si stima per il 2024 un importo di 15,7 milioni di euro, superiore a quanto risulta in assestamento 2023 per 0,5 milioni (+21,43%).
Riguardo le Pensioni IVS, l’onere stimato risulta pari a 7,5 milioni, in aumento di 0,7 milioni rispetto all’assestamento 2023 (+11,11%).

Il numero dei trattamenti pensionistici diretti alla data di redazione del bilancio è pari a 1.513 unità (+4%), mentre i trattamenti ai superstiti sono pari a 284 unità.
Risultano, inoltre, previsti oneri per le Liquidazioni in Capitale una tantum per un ammontare di 2,7 milioni, in aumento di 0,2 milioni rispetto all’assestamento 2023 (+8,00%).

Le prestazioni assistenziali temporanee ammontano nel preventivo 2024 a 1,2 milioni, in linea con il dato dell’assestamento 2023.

All’interno della categoria è prevista la spesa per l’indennità di maternità, relativamente al
Lavoro Libero Professionale, stimata per il 2024 in 0,6 milioni, in linea con l’assestamento 2023.

Riguardo all’indennità di maternità e paternità relativamente ai Collaboratori Coordinati e
Continuativi, la somma preventivata è pari a 0,1 milioni di euro, in linea con i dati
dell’assestamento 2023.

Risultano stimati inoltre l’onere di 0,4 milioni per i trattamenti di disoccupazione e l’onere per la gestione infortuni per 0,05 milioni, riconosciuti ai CO.CO.CO. ed in linea con l’assestamento 2023.

Il risultato economico della gestione patrimoniale per il 2024 è stimato in 5,6 milioni di euro, in aumento di 0,4 milioni di euro rispetto a quello dell’assestamento 2023 pari a 5,2 milioni. Relativamente ai costi di struttura la spesa prevista per l’anno 2024 è pari a 12,6 milioni, in linea con l’assestamento.

L’avanzo di gestione previsto per l’anno 2024 è pari a 44,9 milioni di euro, in aumento di 2,1 milioni rispetto all’assestamento 2023.

Infine è da rilevare che alcune poste di bilancio relative ai costi di struttura potrebbero essere modificate, rispetto al preventivo 2024, alla luce di quello che sarà il nuovo Statuto dell’Istituto.

*Il Comitato amministratore
Marina Macelloni
Giuseppe Gulletta
Salvatore Bartolo Spinella
Nicola Chiarini
Stefania Di Mitrio
Massimo Marciano
Orazio Raffa