
L’ultimo rapporto sulla qualità della vita in Europa (2024), pubblicato pochi giorni fa dalla Fondazione europea di Dublino (Eurofound), evidenzia un quadro complesso e segnato da sfide significative. Tra il crescente costo della vita, l’accesso ai servizi sanitari e le disuguaglianze economiche, gli europei hanno affrontato un anno di incertezza e insoddisfazione.
La crescente pressione economica è caratterizzata da un costo della vita che continua a rappresentare il problema principale per molti cittadini europei, con le famiglie a basso e medio reddito che riportano le maggiori difficoltà nel far fronte alle spese quotidiane. I rincari colpiscono in particolare l’energia, gli alloggi e le attività ricreative, aggravando una situazione già complessa rispetto al 2023. I problemi finanziari sono più accentuati negli Stati membri del sud e dell’est dell’UE dove l’insicurezza abitativa e le difficoltà economiche sono una sfida quotidiana.
Un secondo ambito di difficoltà segnalato nell’indagine della Eurofound attiene al cambiamento nel mondo del lavoro, con il lavoro da remoto che dopo aver registrato un’impennata durante la pandemia di Covid-19 è diminuito ancora nel 2024. Eppure, le opportunità di lavoro ibrido sono rimaste stabili in alcuni Paesi dell’Unione (a ovest e nel nord), dove sono state implementate politiche aziendali permanenti sul telelavoro. In altri Stati membri, il ritorno al lavoro in presenza è più evidente, e con esso il ripristino dei limiti alla flessibilità di orario che hanno colpito soprattutto le donne. L’indagine segnala che nonostante oltre la metà dei lavoratori preferirebbe lavorare da casa almeno alcune volte a settimana, tale possibilità rimane in gran parte un privilegio di pochi.
Un ambito che rimane stabile nella survey 2024 è quello della fiducia nelle istituzioni europee e nazionali anche se si registra un lieve calo nel livello di soddisfazione per la democrazia e una diminuzione più marcata della fiducia nelle istituzioni europee, in particolare tra i giovani. La fiducia nei media tradizionali si è leggermente ridotta, mentre quella nei social media è al livello più basso dal 2020.
Uno degli aspetti più preoccupanti del rapporto è il peggioramento del benessere mentale. In tutte le fasce d’età, tranne gli over 65, si rileva una diminuzione dei punteggi relativi alla salute mentale rispetto al 2023. Per i giovani sono aumentate le necessità non soddisfatte nell’assistenza mentale, mentre gli anziani riportano difficoltà nell’accesso a servizi ospedalieri e specialistici. La carenza di personale sanitario e i lunghi tempi di attesa sono tra le cause principali di questi problemi.
Le persone con disabilità continuano a registrare livelli di benessere significativamente inferiori rispetto al resto della popolazione. Il divario è in crescita: nel 2024, la differenza nei livelli dichiarati di salute mentale tra le persone con disabilità e il resto della popolazione ha raggiunto i 16 punti percentuali (nel 2023 erano 12). Le famiglie al cui interno sono presenti persone con disabilità affrontano maggiori difficoltà economiche, con una crescente impossibilità di far fronte alle spese quotidiane. Inoltre, il costo e la distanza dai servizi sanitari sono le principali barriere per l’accesso alle cure mediche per questa categoria di persone.
Sono peggiorati nel 2024 i livelli di ottimismo e di soddisfazione per la vita, tornando ai livelli registrati nel 2021 in piena pandemia. Meno della metà degli intervistati si dichiara ottimista, con un calo particolarmente marcato tra coloro che presentano i redditi più bassi. Nonostante ciò, i giovani tra i 16 e i 29 anni rimangono la fascia più ottimista e gli over 65 continuano a registrare i più alti livelli di soddisfazione rispetto alla propria vita.
Il rapporto della Eurofound dipinge il 2024 come un anno di crescenti difficoltà per molti cittadini europei, con disuguaglianze economiche e sociali in aumento. Le sfide nell’accesso ai servizi sanitari, la diminuzione della fiducia nelle istituzioni e il peggioramento della salute mentale richiedono interventi urgenti per garantire un futuro più equo e resiliente per tutti i cittadini dell’UE.
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