
Nel corso dei lavori del comitato permanente Pensioni a dicembre, l’Instituto da Segurança Social ha presentato l’esperienza della Commissione per la riforma della previdenza sociale in Portogallo.
La Commissione era incaricata di studiare gli effetti sul sistema pensionistico pubblico delle recenti modifiche legislative, nonché di esplorare le possibili strategie per migliorare le prestazioni finanziarie e sociali del sistema medesimo. Lo studio è ancora in corso e consta dei contributi di cittadini, organizzazioni ed esperti che sono ancora in fase di valutazione.
Tra gli obiettivi dello studio la conservazione di un sistema pensionistico pubblico universale, basato sulla condivisione dei rischi e sulla solidarietà intergenerazionale, in grado di affrontare le sfide attuali e future.
Il sistema di previdenza sociale portoghese, quindi, è stato al centro dello studio. Tale sistema comprende tre componenti: il sistema previdenziale contributivo, progettato per sostituire i guadagni persi a causa di eventi imprevisti, il sistema di protezione sociale basato sulla cittadinanza e finanziato dalle tasse, e un sistema complementare che comprende schemi di risparmio pensionistico pubblici e privati. Lo studio ha posto l’accento sul sistema contributivo, che funziona secondo un modello a ripartizione. Pur garantendo stabilità finanziaria, questo modello è sensibile alle fluttuazioni del mercato del lavoro.
Lo studio ha utilizzato l’analisi qualitativa e quantitativa dei dati, basandosi su consultazioni con le parti sociali, la società civile e i gruppi vulnerabili come i caregiver informali e i lavoratori precari. Ha inoltre incorporato previsioni demografiche ed economiche, compresi gli approfondimenti del Rapporto nazionale sull’invecchiamento.
I risultati principali evidenziano una tendenza all’aumento della spesa pensionistica, in particolare tra il 2025 e il 2045, a causa dei cambiamenti demografici e dell’allungamento delle carriere contributive. Nonostante ciò, si prevede che le entrate del sistema rimarranno stabili, anche se la dipendenza dalla tassazione del lavoro presenta delle vulnerabilità.
La presentazione dell’ISS ha individuato inoltre diverse aree chiave per il miglioramento del sistema di previdenza sociale, in particolare per quanto riguarda i gruppi vulnerabili e la fiducia dei cittadini. Un punto centrale è la necessità di rafforzare gli accordi di cooperazione con le istituzioni sociali e il settore della solidarietà sociale per combattere le vulnerabilità e migliorare la qualità dell’occupazione. Questi sforzi mirano ad affrontare le disuguaglianze sociali e a migliorare la fiducia nel sistema pensionistico, una priorità perseguita con coerenza negli ultimi anni e rafforzata dai risultati del Libro verde sulle pensioni. Il monitoraggio della sostenibilità finanziaria della previdenza sociale e la garanzia della disponibilità e della trasparenza dei dati sull’occupazione sono stati sottolineati come elementi fondamentali. Sebbene i dati siano già accessibili, l’obiettivo è renderli più aperti alla discussione pubblica e migliorarne la chiarezza. La semplificazione del sistema, attualmente appesantito da decreti e leggi varie, è considerata essenziale per migliorare la trasparenza e la comprensione, in particolare per i contribuenti e il pubblico più in generale.
Il coinvolgimento delle giovani generazioni è emerso come un tema significativo. Le consultazioni con i giovani, supportate da studi tecnici, hanno evidenziato la necessità di migliorare la comunicazione sulla previdenza sociale e i suoi benefici. La semplificazione del sistema e gli investimenti nella digitalizzazione, che sono stati oggetto di attenzione negli ultimi anni, sono stati identificati come strategie chiave per rendere il sistema più accessibile ed efficiente.
Le raccomandazioni dello studio sono indirizzate a garantire la sostenibilità finanziaria e l’adeguatezza del sistema pensionistico. Tra queste, la rivalutazione del rapporto tra base imponibile e contributi, la semplificazione delle modalità di pensionamento anticipato, la standardizzazione dell’età pensionabile tra i vari settori e l’adeguamento degli aggiornamenti delle pensioni per concentrarsi sui guadagni individuali piuttosto che sulle pensioni aggregate. Inoltre, lo studio propone di incoraggiare le singole persone e i datori di lavoro ai piani di risparmio pensionistico e di rafforzare i supplementi di solidarietà per gli anziani. Sebbene alcune raccomandazioni siano specificamente rivolti al sistema portoghese, gli obiettivi più ampi di trasparenza, digitalizzazione e inclusività riflettono un impegno condiviso a modernizzare e rafforzare il quadro della sicurezza sociale. L’approccio globale dello studio, sebbene non ancora pubblicato in inglese, sottolinea l’importanza di queste riforme per promuovere la fiducia dei cittadini e l’efficienza del sistema. La Commissione portoghese ha sottolineato l’importanza di promuovere la discussione pubblica e la valutazione continua per adattare efficacemente il sistema pensionistico all’evoluzione delle esigenze della società. Lo studio riflette uno sforzo globale e collaborativo per garantire la resilienza e l’inclusività del sistema.