rispetto dell’ambiente e del cibo, sulla corretta conservazione degli alimenti e sui vantaggi della filiera corta, promuovendo uno stile di vita sano e migliorando lo stato di salute della popolazione.
Tra le linee di intervento previste dal Protocollo, è inclusa la partecipazione reciproca alle iniziative già programmate sul territorio laziale, per diffondere una cultura improntata su una corretta alimentazione e sul la protezione delle risorse naturali.
“Questa collaborazione – aggiunge la Presidente Enpab – offre al biologo l’opportunità di aumentare la visibilità della propria professione, mentre i cittadini potranno accedere a informazioni utili per la loro salute. Il Protocollo contribuisce a rafforzare la professione,
incrementando la visibilità del biologo e il suo ruolo verso i cittadini. Questo comporta anche un accrescimento delle opportunità lavorative e una progressiva stabilizzazione del reddito, con conseguenti benefici sul piano previdenziale e un miglioramento delle pre
stazioni pensionistiche future”.
Per l’Assessora Sabrina Alfonsi “Nasce una collaborazione che consentirà all’amministrazione, così come nel caso di analoghi accordi finalizzati con altri enti professionali, di avvalersi delle specifiche esperienze di Enpab per elaborare iniziative congiunte di sensibilizzazione sui temi della cultura alimentare e della tutela ambientale. Tali azioni divulgative, in particolare quelle legate ad incentivare il consumo di cibo di qualità e a km 0, al contrasto allo spreco alimentare, al diritto all’accesso ad un cibo sano ed equo per tutti, si integrano pienamente con le politiche del cibo che Roma Capitale sta portando avanti. Le competenze dei biologi sul fronte del consumo alimentare consapevole e dei suoi stretti legami con la so stenibilità ambientale sa ranno una risorsa prezio
sa per una proficua collaborazione”.







