Resto Qui, il programma di finanziamento aperto anche ai liberi professionisti

Resto Qui è un programma che prevede l’erogazione d  contributi economici fino a 40.000 euro e finanziamenti fino a 200.000 euro per sostenere la nascita di nuove imprese o attività libero professionali e la crescita di quelle esistenti, in territori svantaggiati a causa del sisma degli anni scorsi o per la loro collocazione geografica.

Infatti, questa misura estende l’incentivo Resto a Sud (valido nel Mezzogiorno) nei 116 Comuni delle aree del Cratere Sismico dell’Italia centrale colpite dai terremoti del 2016 e 2017, ma anche nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.

L’incentivo Resto Qui è strutturale, dunque vale anche nel 2025 per chi è in possesso di specifici requisiti professionali e d’età. È stato istituito dalla Legge n. 156 del 12 Dicembre 2019 (articolo 5), che convertiva il Decreto Legge del 24 Ottobre 2019. A gestire il programma di aiuti è Invitalia.

Scopriamo i dettagli su come funziona

 

COME FUNZIONA

Resto Qui funziona tramite una procedura valutativa “a domanda” gestita da Invitalia. In pratica, gli interessati possono chiedere l’erogazione di aiuti economici per progetti imprenditoriali specifici nuovi o per lo sviluppo di quelli preesistenti, nei territori interessati. Gli incentivi richiedibili con Resto Qui comprendono:

  • 50% di contributi a fondo perduto;
  • 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI, con interessi a carico di Invitalia.

Generalmente Invitalia valuta i progetti imprenditoriali entro 60 giorni dal ricevimento della domanda. L’iter di valutazione comprende anche un colloquio online con i proponenti.

Le imprese che ottengono l’ok agli aiuti hanno 24 mesi per completare il piano di spesa dalla data di approvazione del finanziamento. Inoltre, con l’ok alla misura, è previsto anche un ulteriore contributo a fondo perduto per il fabbisogno di circolante pari a:

  • 15.000 euro per ditte individuali e attività professionali individuali;
  • fino a 40.000 euro per società. 

Resto Qui copre fino al 100% delle spese, con un massimo di 50.000 euro per richiedente, che può arrivare a 200.000 euro per società di quattro soci. Per imprese individuali, il finanziamento massimo è di 60.000 euro. Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, con rendicontazione tramite due SAL (due saldi o tranches) o un SAL unico.

La normativa stabilisce anche che con la misura possono essere finanziate solo le seguenti spese:

  • ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);
  • macchinari, impianti e attrezzature nuovi programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;
  • spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa.

Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.

 

A CHI SPETTANO GLI INCENTIVI DI RESTO QUI NEL 2025

Gli incentivi Resto Qui nel 2025 spettano a coloro che vogliono aprire un’impresa o svilupparne una già costituita, che hanno:

  • meno di 56 anni e sono residenti nei 92 Comuni del Cratere Sismico situati nelle Regioni Lazio, Marche e Umbria. L’elenco lo potete leggere in questa pagina;
  • qualsiasi età e sono residenti negli altri 24 Comuni del Cratere Sismico che hanno una percentuale di edifici inagibili superiore al 50%. L’elenco dei Comuni interessati lo trovate in questa sezione.

Per richiedere i contributi economici e i finanziamenti del programma Invitalia, i soggetti residenti in uno dei territori citati, devono possedere anche i seguenti requisiti:

  • essere residenti, come detto, o trasferire la residenza nei territori sopraelencati. Il trasferimento deve essere fatto entro 60 giorni dall’eventuale accoglimento della richiesta di finanziamento o entro 120 giorni per coloro che risiedono all’estero;
  • non avere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento;
  • non essere già titolari di altra attività di impresa in esercizio alla data del 21 Giugno 2017;
  • se liberi professionisti, non risultare titolari di partita IVA, nei 12 mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni;
  • non risultare beneficiari, negli ultimi 3 anni, di altre misure nazionali a favore dell’autoimprenditorialità;
  • aver costituito o voler costituire imprese individuali o società, comprese le cooperative, con sede legale o operativa nei territori destinatari della misura. Per le società già costituite, la costituzione deve essere avvenuta successivamente alla data del 21 Giugno 2017. Per le società costituende la costituzione deve avvenire entro 60 giorni (120 giorni in caso di residenza all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria.

Sono ammessi agli aiuti solo i seguenti settori:

  • attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
  • turismo;
  • commercio;
  • attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).

Sono escluse le attività agricole e qualsiasi attività commerciale sia al dettaglio che all’ingrosso, che sia fisico o online.

 

COME PRESENTARE DOMANDA

Per Resto Qui nel 2025 è possibile presentare domanda online tramite il portale web di Invitalia, disponibile in questa pagina, previa registrazione. In particolare, per richiedere le agevolazioni è necessario:

  • possedere un’identità SPIDCIE o CNS per accedere alla piattaforma dedicata;
  • accedere all’area riservata tramite l’identità digitale per compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan, gli allegati e tutti i moduli presenti in questa pagina;
  • disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) per concludere la procedura di presentazione della domanda.

Per maggiori dettagli su come presentare domanda, potete leggere le indicazioni contenute in questa guida.

Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della domanda con i relativi allegati, viene assegnato un protocollo elettronico. La misura, attiva anche nel 2025, non ha scadenze. Quindi, proprio come avviene anche per Resto al Sud, lo sportello di domanda è sempre aperto.