Investire in formazione, coniugando tecnologia e abilità umana

di Maria Annunziata, Presidente di Cassa Forense

Secondo il World Economic Forum, entro il 2030, ci saranno 78 milioni di nuove opportunità di lavoro, ma sarà necessario individuare percorsi di riqualificazione professionale per preparare i lavoratori a coglierle.

Il Rapporto stima che le competenze tecnologiche in materia di AI, big data e cybersecurity vedranno una rapida crescita della domanda e che le competenze umane, come il pensiero creativo, la resilienza, la flessibilità e l’agilità, rimarranno requisiti e presupposti fondamentali. La giusta ed equilibrata combinazione di tutti i fattori sarà, quindi, sempre più determinante in un mercato del lavoro in rapida evoluzione.

In questi scenari, l’azione di chi governa, se finalizzata a sostenere il mercato del lavoro, non può che concentrarsi sulle strategie di superamento dei gap di competenze, su investimenti in iniziative di riqualificazione e aggiornamento professionale e sulla creazione di percorsi accessibili per la formazione nei settori in rapida crescita, nei quali la domanda è in aumento.

Anche il mondo delle libere professioni è coinvolto nel cambiamento e deve prepararsi a fronteggiare il nuovo scenario socio-economico in arrivo. La priorità, per gli stakeholders del settore, tra i quali anche gli enti previdenziali impegnati nel sostegno agli iscritti, è quella di agevolare la transizione delle competenze professionali, attraverso misure di welfare eque, accessibili e inclusive.

Cassa Forense ha scelto di impegnare parte delle proprie risorse per offrire alle Avvocate e agli Avvocati formazione di qualità in settori giuridici emergenti. Partiranno il 5 dicembre 2025 e il 10 marzo 2026 i nuovi corsi di alta formazione, organizzati con Luiss Business School, in Corporate Governance, Sistema dei Controlli e Compliance e in Contabilità, Bilancio e Pianificazione e Controllo.

Il format dei corsi è ideato e progettato per fornire agli iscritti un percorso formativo «su misura» per i professionisti legali, chiamati oggi a fronteggiare nuovi mercati e, conseguentemente, a rispondere alle esigenze di una clientela diversa, da supportare non solo attraverso una solida preparazione giuridica, ma anche attraverso una visione multidisciplinare e competenze trasversali in ambito professionale, digitale, economico, sempre più richieste e determinanti per la crescita professionale.

Il programma prevede la trattazione di materie particolarmente attuali e permetterà ai partecipanti di acquisire competenze strategiche ed operative ad alto valore aggiunto per lo sviluppo della professione, consolidando la propria esperienza professionale, con particolare riguardo agli ambiti Governance e Compliance, ai principi ESG, Modelli organizzativi ex D.Lgs. 231/01, Anti-corruzione, Salute e Sicurezza, Ambiente. I Corsi affronteranno, inoltre, gli ambiti di responsabilità legate alla Protezione dei dati e della Sicurezza informatica, anche nell’ottica del crescente impatto che determinerà l’intelligenza artificiale. I percorsi formativi consentiranno ai partecipanti di sviluppare competenze specifiche, anche per incentivare la collaborazione efficace ed efficiente con professionisti tecnico-contabili in tutti gli ambiti dove diritto e finanza si intersecano, nell’ottica della comprensione e gestione dei dati di natura contabile e finanziaria, nonché degli strumenti di pianificazione aziendale finalizzata alla redazione e alla revisione di contratti con impatti economici rilevanti o alla gestione di contenziosi con risvolti economico-finanziari.

I Corsi di alta formazione si terranno in modalità ibrida, ovvero in presenza presso la sede della Luiss Business School in Roma, fino alla concorrenza dei posti disponibili, e in webinar con possibilità di simultaneo collegamento on line degli iscritti alla Cassa. Ciascun modulo sarà, successivamente, fruibile nella Piattaforma FAD – Formazione A Distanza – di Cassa Forense.

Le lezioni si articoleranno in moduli di 3,5 ore giornaliere, attraverso incontri con cadenza settimanale, a partire dal 5 dicembre 2025 fino all’8 aprile 2026. È previsto il rilascio degli attestati di frequenza a coloro che parteciperanno ad almeno l’80% delle lezioni, comunque erogate, per ciascuno dei due Corsi.

I corsi che Cassa offre agli iscritti sono misure di welfare attivo. In coerenza con la nostra mission di ente previdenziale, sempre di più orientato a fornire un’efficace ed efficiente assistenza, i nostri percorsi formativi sono gratuiti e accessibili a tutti gli iscritti, sia in modalità frontale, che tramite la piattaforma di Formazione a Distanza (FAD).

Cassa Forense si fa carico integralmente dei costi di organizzazione ed erogazione dei Corsi, per la cui frequenza non è richiesto alcun onere o contributo agli Iscritti. La gratuità e l’accessibilità sono elementi distintivi e caratterizzanti della formazione di Cassa Forense, orientata a superare le barriere economiche o logistiche che spesso impediscono l’accesso a percorsi di crescita e di sviluppo.

Come emerge dal Rapporto dell’Osservatorio Permanente sull’Adozione e l’Integrazione della Intelligenza Artificiale , uno dei rischi della trasformazione operata nel mondo del lavoro dall’innovazione tecnologica, in primis dall’AI, è il mismatch temporale tra skill disponibili e skill richieste. Gli studi di settore ammoniscono sul fatto che l’adozione dell’IA, in assenza di politiche formative strutturate, può amplificare le disuguaglianze sociali. Per poter affrontare efficacemente la inevitabile transizione, diventa imprescindibile il lifelong learning, essendo sempre più necessaria una strategia integrata che possa consentire alle organizzazioni, tra queste gli enti previdenziali dei liberi professionisti, di diventare learning companies per gli iscritti.

I nuovi corsi che Cassa Forense propone alle Colleghe e ai Colleghi hanno anche la finalità di veicolare un nuovo modo di approccio alla formazione: non soltanto adempimento all’obbligo di acquisire crediti ai fini dell’aggiornamento professionale continuo, pur necessario ma non sufficiente, ma strumento di crescita professionale, e quindi reddituale, soprattutto per i più giovani.

Peter Drucker, economista, saggista e pensatore austriaco, naturalizzato statunitense, considerato il “padre del management” moderno, è noto per aver rivoluzionato la teoria e la pratica manageriale, coniando il termine “lavoratori della conoscenza”. Drucker, sottolineando la necessità di un apprendimento costante, afferma che dobbiamo costantemente migliorare, sfidare, aumentare la conoscenza, per evitare che sparisca.

Apriamo le nostre menti alla conoscenza e sperimentiamoci nella formazione professionale, soprattutto in settori nuovi o poco conosciuti. Forse ci incuriosiremo, magari ci appassioneremo, e comunque ne usciremo più competenti e informati.