Inpgi e Casagit per parlare del domani

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“Protezione sociale e mercato del lavoro. Garantire il sistema, garantire le generazioni”, questo il titolo dell’incontro che si terrà Mercoledì 13 alle ore 16 nella sala verde.

Presidente Camporese il convegno Inpgi/Casagit punta sulla garanzia del Sistema ma anche delle generazioni future?

Un convegno insieme al presidente della Casagit, Daniele Cerrato, un confronto più che un convegno con i colleghi sui temi della difficoltà e della prospettiva perché è evidente che non possiamo soltanto focalizzarci sul fatto che l’editoria e il sistema delle imprese il sistema del lavoro giornalistico ha subito  dei tremendi colpi in questi anni, e questo è sicuro e purtroppo il 2014 è stato ancora un anno molto negativo ,  il tema questo punto diventa di prospettiva diventa di sistema non solo di riallineamento dei costi ma di una eventuale revisione di alcuni capitoli di copertura e di prospettiva tenendo presente un fatto  banale ma rilevante che noi dobbiamo agire sul mercato del lavoro, tutti gli attori sociali, Fnsi Fieg Inpgi Casagit, devono cercare di trovare metodi condivisi di stimolazione del mercato del lavoro dobbiamo tornare a far crescere l’occupazione giornalistica

Fa eco il Presidente della Casagit, Daniele Cerrato che, ai nostri microfoni,  sottolinea come “ Questo brutto tratto di strada, questi anni difficili con sempre meno lavoro, sempre più promesse vane della politica e troppi contraccolpi sul welfare l’abbiamo analizzato a fondo. Conosciamo di questo sottoscala ogni macchia di muffa e ogni piastrella sconnessa, non possiamo aspettare che altri ci indichino la strada per uscirne. Dobbiamo trovare la forza e la progettualità per un rilancio che traguardi il futuro dei nostri Enti economici. Il passato aveva regole che non valgono più e quello stesso passato non ritornerà. Incontrare i colleghi, oggi,  vuol dire confrontarsi con questa sfida e con nuovi progetti che non si limitino alla sola sopravvivenza”.

Senza svelare i numeri, l’Inpgi presenterà una ricerca a supporto di quanto detto ossia di quanto in questi anni la depressione del mercato abbia impattato sulla vita delle persone e dell’Istituto

“Io sono diventato presidente il 13 aprile 2008 – sottolinea Camporese –  da quel momento in avanti l’istituto ha sempre perso occupazione stabile occupazione dipendente a tempo determinato e indeterminato sempre in modo progressivo e sempre più grave anno dopo anno il costo per ammortizzazione sociale si è amplificato ovviamente a causa della crisi ma si è amplificato a livelli molto importanti. Sono ormai a migliaia le aziende che nel periodo ha utilizzato ammortizzatori sociali di varia misura e di varia natura gli sgravi contributivi apportati dall’Inpgi hanno portato a circa 500 assunzioni, assolutamente positive perché altrimenti avremmo 500 iscritti  in meno ma assolutamente insufficienti. Siamo in una situazione che non ha niente a che vedere con il passaggio all’Inps, con la chiusura dell’Ente,  ma ha a che vedere con il nostro futuro. L’Ente continua ad avere un patrimonio  accantonato ma osserva un andamento dei suoi fondamentali del mercato del lavoro talmente negativo che non preoccuparsene seriamente sarebbe come dire delittuoso. Quindi noi dobbiamo essere concreti  razionali e responsabili nel ridisegnare il futuro del giornalismo italiano”.