Sostegno. Luciano “Cassa Forense sempre a fianco degli avvocati italiani”

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“Il Regolamento per l’ assistenza, con le sue previsioni e con i bandi pubblicati finora, rappresenta uno strumento ispirato a principi di sussidiarietà, di reciprocità, di sostegno e di lungimiranza, nel rispetto della sostenibilità economica e finanziaria dell’ente. Cassa Forense è e sarà sempre a fianco degli avvocati italiani per consolidare il proprio progetto di «Casa» forense”, così il presidente Nunzio Luciano in vista di un primo bilancio sulle domande pervenute per usufruire dei finanziamenti pubblicati nei bandi, alcuni in chiusura il prossimo 16 gennaio e altri il 28 febbraio.

Quattro sono, infatti, i bandi che chiuderanno i battenti e che prevedono contributi per i figli, per le ospitalità in casa di riposo o istituti per anziani, malati cronici o lungodegenti, per l’acquisto di nuovi strumenti informatici e per l’assegnazione di borse di studio per l’acquisizione di specifiche competenze professionali.

Scadranno, invece, a fine febbraio i due bandi indirizzati al “sostegno” di progetti specifici per lo sviluppo economico dell’avvocatura, finanziamenti destinati agli ordini forensi, le associazioni rappresentative della categoria, incluse le loro articolazioni territoriali, nonché i loro “Comitati pari opportunità”.

E se nelle prossime settimane alcuni bandi chiuderanno un’altra azione ha, invece, tagliato il nastro di partenza. Il 1 gennaio è entrata in vigore la nuova carta dei servizi.

“Da quando ho assunto la presidenza di Cassa Forense – sottolinea il presidente Luciano –  un principio più di altri ha ispirato e ispira la mia azione e quella di quanti condividono con me, in qualità di amministratori e delegati, la responsabilità della guida dell’Ente di previdenza e assistenza degli avvocati: la ricerca di un’interlocuzione continua, fattiva, risoluta con i colleghi. Stiamo spostando sempre di più la nostra attenzione dalla previdenza all’assistenza sia passiva che attiva. Stiamo operando in direzione del potenziamento degli strumenti utili a intercettare le necessità degli avvocati nei diversi ambiti: la salute, la professione, la famiglia. Stiamo rendendo i processi di comunicazione fra Ente e iscritti sempre più circolari,bidirezionali, aperti allo scambio di idee e di opinioni”.

Va in questa direzione la carta dei servizi, “l’atto con cui Cassa Forense – si legge nella nota – dichiara ai propri iscritti gli standard di servizio, il cui rispetto può essere verificato in ogni momento da parte degli interessati e che rappresentano, comunque, standard competitivi nel panorama previdenziale italiano. La carta è valida a livello nazionale, descrive la strategia, fornisce informazioni generali sui servizi erogati nei diversi canali, gli standard che l’Ente si impegna a rispettare ed ulteriori informazioni utili a facilitare le relazioni con gli iscritti”.