Riforme istituzionali, economia e società: ecco i documenti dei “Saggi”

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Il gruppo di lavoro sulle riforme istituzionali e quello economico-sociale hanno pubblicato le loro agende. Linee, traccedi intervento delle quali il neo Governo non potrà non tenerne conto e sulle quali dovrà iniziare una seria ed approfondita discussione. Il primo, composto da Mario Mauro, Valerio Onida, Gaetano Quagliariello e Luciano Violante,  come si legge nel rapporto …ha selezionato le questioni ritenute di maggior rilievo per il superamento della crisi del sistema istituzionale sulla base di valutazioni politiche, del giudizio dei costituzionalisti, dei lavori delle Commissioni parlamentari che si sono succedute nel tempo. Il Gruppo di lavoro ha raggiunto un elevato grado di condivisione sulle proposte raccolte nel rapporto, salvo pochi casi, specificamente segnalati, nei quali le differenti opinioni non hanno trovato un punto di mediazione. 

Una tra tutte:  L’Italia ha bisogno di riforme in grado di ravvivare la partecipazione democratica, di assicurare efficienza e stabilità al sistema politico e di rafforzare l’etica pubblica: principi e valori che costituiscono il tessuto connettivo di ogni democrazia moderna e ingredienti del suo successo nella competizione globale. Le proposte contenute nel rapporto possono concorrere a migliorare il funzionamento della nostra democrazia contribuendo ad attivare i processi di crescita economica e sviluppo sociale.  (in allegato il documento integrale).

Un altro documento fondamentale, vista anche la situazione drammatica in cui versa il nostro Paese, è stato redatto dal gruppo di lavoro economico-sociale composto da Filippo Bubbico, Giancarlo Giorgetti, Enrico Giovannini, Enzo Moavero Milanesi, Giovanni Pitruzzella e Salvatore Rossi, nel quale si legge: …non è un programma di governo, organico e sviluppato in un’ottica di lungo termine. Non può essere e non è un manifesto politico. Non è neanche una mera nota descrittiva dei problemi. Proponiamo un elenco ragionato di possibili linee di una futura azione di governo in campo economico-sociale-ambientale, per ciascuna delle quali vengono indicati esempi di concreti provvedimenti, che si segnalano per la loro rilevanza e urgenza o su cui è comunque necessario avviare fin da subito una riflessione politica. La scelta di procedere per “esempi” è stata, da un lato, imposta dal breve orizzonte temporale del Gruppo, dall’altro privilegiata al fine di agevolare la lettura del documento. Gli spunti qui suggeriti poggiano su una base di analisi condotte da istituzioni nazionali e internazionali, sono orientati a stimolare la ripresa economica, considerano le ineludibili necessità delle fasce più deboli della società e (con ulteriori approfondimenti di carattere tecnico) possono essere valutati nei loro effetti quantitativi sull’economia. Su di essi appare esservi prima facie una convergenza potenziale delle forze politiche, oppure una divergenza chiaramente misurabile. Come è ovvio, il quadro che se ne ottiene è lungi dall’essere esaustivo dei problemi e delle soluzioni. La composizione di un programma organico e di ampio respiro spetterà al Governo che il Paese si darà…. (In allegato il documento integrale).

Insomma, come scrivevamo, due punti da leggere, studiare e sui quali costruire percorsi che, vista la composizione del nuovo Esecutivo, si spera si trovi un’agire condiviso.