Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ecco il Piano di Garanzia Giovani

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Dal contesto economico occupazionale ai primi interventi, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dopo la raccomandazione del Consiglio di Europa inviata agli Stati membri sull’istituzione di una “Garanzia per i giovani”, ha reso noto, in 14 pagine,  il suo piano di azione.Già da tempo, si legge nel documento, le Regioni hanno cercato di contenere gli effetti negativi della crisi sull’occupazione giovanile attraverso la definizione di politiche integrate sul versante della formazione e del lavoro.
In molti casi si è fatto ricorso a Piani straordinari per l’occupazione giovanile, partendo dall’assunto che le criticità che incontrano i giovani ad entrare in modo qualificato nel mondo del lavoro richiedono interventi straordinari.

In questo contesto, con il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104 (convertito, con modificazioni, in L. 128/2013):

– sono stati introdotti strumenti per il rafforzamento delle attività di orientamento presso il sistema di istruzione nelle scuole medie inferiori e superiori (6,6 milioni di euro), che viene potenziato per sostenere gli studenti nell’elaborazione di progetti formativi e/o professionali adeguati alle proprie capacità e aspettative. Nel processo sarà coinvolto
l’intero corpo docente e, per garantire un maggiore collegamento con il mondo del lavoro, è prevista la creazione di collegamenti stabili con istituzioni locali, associazioni imprenditoriali, camere di commercio, agenzie per il lavoro;
– è stata rafforzata l’alternanza scuola-lavoro nelle scuole secondarie superiori (soprattutto istituti tecnici e professionali), mediante la realizzazione di giornate di formazione in azienda, organizzate dai Poli tecnico-professionali, e l’attuazione, per il triennio 2014-2016, di un “programma sperimentale per lo svolgimento di periodi di formazione in azienda per gli studenti degli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado, con contratto di
apprendistato”;

– è stato definito un programma per favorire l’alternanza università e/o istruzione terziaria equivalente. Gli Istituti tecnici superiori (ITS) potranno stipulare convenzioni con imprese per la realizzazione di progetti formativi congiunti per un periodo di formazione regolato da un contratto di apprendistato di alta formazione. Questa possibilità riguarda anche le Università, con riconoscimento di un massimo di 60 crediti;

– ai fini dell’implementazione del sistema di alternanza scuola-lavoro, delle attività di stage, di tirocinio e di didattica in laboratorio, entro gennaio sarà adottato un regolamento dal Ministero dell’Istruzione sui diritti e i doveri degli studenti dell’ultimo biennio della scuola di secondo grado impegnati nei percorsi di formazione.

 

In allegato il documento completo