Draghi: “Servono aggiustamenti di bilancio”

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Mentre il numero uno della Banca centrale denuncia che “La ripresa è messa a rischio da disoccupazione alta, capacità produttiva inutilizzata e necessari aggiustamenti di bilancio” il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, a margine del Consiglio Affari generali, a Bruxelles, si dice ottimista circa il giudizio della Commissione europea sulle scelte politiche del Governo Renzi. Ma andiamo per ordine. Per Draghi la zona euro è ancora in difficoltà a causa di uno “slancio indebolito, rischi geopolitici che minano la fiducia e progressi insufficienti nelle riforme strutturali”. Quanto all’inflazione, la Bce si aspetta che resterà “ai livelli attuali per i prossimi mesi, prima di cominciare a crescere lentamente nel 2015 e nel 2016”. In audizione al Pe, Draghi raccomanda: “Occorre restare allerta contro i possibili rischi al ribasso sull’outlook dell’inflazione”. E sull’accesso al credito Draghi ritiene che  “il punto di svolta nella crescita del credito sta dietro di noi e i tassi di crescita del credito seppure restino negativi stanno migliorando anche se lentamente”. I costi di finanziamento delle banche, aggiunge il numero uno dell’Eurotower, “sono migliorati ma sono relativamente alti in alcuni stati, dove i tassi bassi non si trasmettono in pieno all’economia reale”. Da parte sua, la Banca centrale europea “è unanime nel sostenere possibili misure addizionali non convenzionali” per rilanciare il credito nell’eurozona che potranno “cambiare ulteriormente la quantità e la composizione dei conti del sistema dell’euro”. Quanto al 2015, per Draghi “dovrà essere l’anno in cui tutti gli attori dell’area euro, dai governi alle istituzioni europee, dovranno avviare una consistente strategia comune per riportare le nostre economie in carreggiata”. “La politica monetaria non è in grado di farlo da sola”, per questo “è urgente concordare degli impegni a breve termine per le riforme strutturali negli stati membri, per un’applicazione conseguente del patto di stabilità e crescita, per una posizione aggregata sui bilanci, per una strategia degli investimenti e per lanciare un lavoro con una visione a lungo termine per un’ulteriore cessione di sovranità che assicuri un sostenibile e buon funzionamento dell’Unione europea”. Del resto, nota ancora Draghi, “i paesi che hanno avviato le riforme strutturali sono in una situazione avviata verso la ripresa”. A Draghi fa eco Delrio: “Ci aspettiamo che vengano riconosciuti gli sforzi che abbiamo fatto, che sono stati notevoli”.  Quanto alla possibilità di una deroga al patto di stabilità per i Comuni colpiti dal maltempo, il sottosegretario ha parlato della necessità di “esplorare tutti gli spazi all’interno delle regole esistenti, per venire incontro a queste esigenze”. “In altre occasioni è successo così, e quindi potrà eventualmente succedere in futuro”, ha aggiunto Delrio. E sullo stato di attuazione dei programmi operativi dei fondi della coesione Ue del periodo 2007-2013, il sottosegretario ha evidenziato:  “a ottobre abbiamo raggiunto i target previsti assieme alla Commissione europea, però dicembre è un appuntamento molto duro. Stiamo lavorando intensamente su questo. La Campania e la  Calabria sono in ritardo nella presentazione dei rispettivi programmi operativi per il 2014-2020, ma dovrebbero inviarli entro la fine della prossima settimana. Credo quindi che possano essere valutati da lì in poi  e quindi andranno al termine della primavera o all’inizio dell’estate del 2015”.