Juncker, in Italia 80 mld

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E’ questo il peso che potrebbe avere il piano Juncker per il nostro Paese tra il 2015 e il 2017 ossia 93 proposte per oltre 80 miliardi di euro di investimenti.  Il nuovo programma della Commissione europea, con al centro il fondo Efsi, si trova al suo punto di svolta: nei prossimi mesi le istituzioni comunitarie sono chiamate a definire nel dettaglio il suo funzionamento. Potrebbero, così, prendere forma novità importanti, come l’impiego nell’Efsi dei fondi Ue non spesi entro la fine del 2015. Per l’Italia sarebbero circa 5 miliardi.

E se da un lato i Paesi membri hanno paura di non ricevere risorse pari a quello che investiranno, dall’altro lato temono  che mettere vincoli alla destinazione degli interventi finirebbe con il far prevalere logiche politiche sulle priorità economiche. Il punto di equilibrio sembra molto delicato. Nel frattempo l’Italia si “attrezza” e stila una nota che comprende ben 93 proposte per un investimento complessivo di 83,7 miliardi di euro tra il 2015 e il 2017. Dentro questo pacchetto c’è di tutto: un piano di efficientamento energetico degli edifici pubblici, messa in sicurezza del territorio, bonifiche, edilizia scolastica, banda larga, misure per le piccole e medie imprese. E molte infrastrutture, come la Tav Torino.