Rottamazione cartelle. Cipag diffida Equitalia

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Il Presidente della Cipag, Fausto Amadasi, ha inviato una diffida ad Equitalia  dall’accettare  e accogliere domande finalizzate alla definizione agevolata di cartelle relative a contributi e sanzioni dovute dai geometri alla Cipag.

La norma relativa alla ‘sanatoria’ dei ruoli (contenuta nel Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2017), che consente ai contribuenti di ottenere una riduzione delle somme da pagare ad Equitalia, appare critica per la CIPAG soprattutto sotto due profili: in primo luogo, è dubbia la sua applicazione alle somme iscritte a ruolo dalle Casse; in secondo,  la sua eventuale applicazione avrebbe un consistente impatto economico sulla CIPAG, tale da incidere gravemente sulla sostenibilità previdenziale dell’Ente che attualmente ha come obiettivo, imposto dal legislatore, l’equilibrio in un orizzonte temporale di cinquanta anni.

Oltre alla poca chiarezza del testo e ai pregiudizi dell’operazione sui bilanci delle Casse, deve segnalarsi che il provvedimento legislativo  – come risulta da una lettura sistematica dello stesso –   è costruito avendo a riferimento esclusivamente i carichi affidati agli Agenti della riscossione da parte dell’Erario, obbligato ad affidarsi ad Equitalia per la riscossione dei propri crediti. Quindi, avendo a riferimento un sistema in cui il recupero delle somme avviene con un’unica modalità e attraverso procedure uniformi gestite appunto da Equitalia.
Risulta, invece, diversa la questione dei carichi affidati dalle Casse, alle quali è consentita la scelta delle modalità di riscossione dei propri crediti contributivi in virtù dell’autonomia gestionale e patrimoniale, peraltro ribadita di recente dalla Corte Costituzionale con la sentenza n.7/2017 in materia di ‘spending review’. Anche sotto questo profilo permangono forti dubbi circa l’applicabilità della norma, in quanto la stessa imporrebbe alla CIPAG la necessità di rinunciare alle sanzioni previste dai propri Regolamenti, approvati dai Ministeri Vigilanti, esclusivamente nei confronti dei geometri per i quali è stata effettuata l’iscrizione a ruolo delle somme contributive, creando così una situazione non uniforme rispetto alla riscossione effettuata con altre modalità.