I cambiamenti del mercato del lavoro, le nuove esigenze determinate dalle evoluzioni demografiche e sociali in atto, hanno imposto agli Enti di previdenza dei liberi professionisti un cambio di passo per affrontare le nuove sfide tenendo conto non solo del futuro degli iscritti ma anche del loro presente. Si tratta di un mondo dei liberi professionisti sempre più inserito nella cultura europea e proiettato verso nuove esperienze formative, in particolare mirate alla valorizzazione della professione e all’incentivo ai giovani.
Questo il quadro nel quale si muove Cassa Forense che ha deciso di associare agli interventi finalizzati alla sostenibilità del sistema dal punto di vista previdenziale, l’efficacia di misure di welfare strategico che tengano conto dell’esigenza di garantire risposte tempestive e funzionali a tutti gli iscritti.
“Quello che abbiamo realizzato e che verrà implementato nel corso del 2019, è un modello sviluppato e in continua evoluzione di welfare passivo e soprattutto attivo che, in una visione innovativa, moderna, performante, introduce misure a sostegno della professione, della famiglia, del reddito, misure da erogare in stato di bisogno – sottolinea il Presidente di Cassa Forense Nunzio Luciano- “Nel corso del 2019, proseguirà e si arricchirà l’azione dell’Ente nell’ottica di offrire un insieme di misure finalizzate a sostenere l’avvocatura italiana, specie donne e giovani, in ambiti come quelli della professione, della salute e della famiglia. Oltre all’assistenza per infortunio o malattia e bisogno individuale, proseguiremo con la previsione di misure per avvocati con familiari non autosufficienti, portatori di handicap o di malattie invalidanti, borse di studio per i figli e per gli orfani di avvocati iscritti. Misure concepite per andare incontro sempre di più alle necessità quotidiane degli avvocati italiani per assicurare agli iscritti una serie di facilitazioni e vantaggi, come la polizza professionale e quella sanitaria, oltre a un ampio numero di convenzioni utili a favorire un corretto e più efficiente svolgimento della professione forense”.
Ed infatti, Cassa Forense, all’interno del proprio progetto di welfare integrato, ha varato un pacchetto di norme che, attraverso lo stanziamento di circa 66 milioni di euro nel 2018 (che hanno consentito, tra l’altro, di pubblicare e portare a compimento 14 Bandi, per i quali è in via di definizione l’iter di assegnazione ed erogazione) e di oltre 67 milioni di euro nel 2019, hanno permesso, e permetteranno, di introdurre misure a sostegno di tutta l’avvocatura.
In particolare, è in corso di pubblicazione, entro questo mese, il nuovo Bando 2019 dedicato ai prestiti agli iscritti under 35 il cui testo integrale sarà consultabile nell’apposita area dedicata sul portale del sito internet dell’Ente.
E’, inoltre, allo studio della Commissione preposta la pubblicazione di ulteriori Bandi, come ad esempio il Bando per i progetti tesi allo Sviluppo economico dell’Avvocatura con l’intento di supportare la realizzazione dei progetti di Associazioni Forensi, Ordini Forensi e dei Comitati pari opportunità istituiti presso i Consigli degli Ordini. Prosegue il lavoro legato all’implementazione della formazione degli avvocati italiani, il cui compito fa parte a pieno titolo del programma di assistenza degli iscritti.
“Il nostro obiettivo – conclude il Presidente Nunzio – è quello di contribuire alla soluzione delle situazioni più a rischio e di generare un incremento significativo delle attività dei colleghi, attraverso un modello in continua implementazione che aiuti l’avvocatura a governare al meglio la sfida del cambiamento”.