“È per me motivo di grande onore essere stato eletto Presidente del Consiglio di Amministrazione della Cassa del Notariato, sostituendo al vertice il collega e amico Mario Mistretta con il quale ho condiviso come Consigliere questi ultimi tre anni” così il notaio Francesco Giambattista Nardone appena eletto al vertice della Cassa Nazionale del Notariato e che in questo intervento che pubblichiamo delinea gli impegni e i traguardi che lo attendono.
“La consigliatura – continua il Presidente Nardone – che ha appena preso il via si pone, anche per questo, in continuità con la precedente di cui ben 13 componenti sono stati confermati sul totale di 18 e che ha iniziato un processo finalizzato a garantire per il futuro, anche più lontano, equilibrio e sostenibilità alla previdenza notarile basata due pilastri portanti, il principio della mutualità pura e il principio di ripartizione”.
“L’attuale Consiglio che sarà coinvolto nella sua interezza nell’impegno per il raggiungimento degli obiettivi, è chiamato, quindi, a continuare in questa attività e ad adottare misure utili per raggiungere le anzidette finalità – misure in parte già delineate ma che, comunque, necessitano di pareri e approvazioni da parte dell’Assemblea dei Rappresentanti e dei Ministeri Vigilanti”.
“Dovrà altresì individuare le soluzioni e gli strumenti necessari per risaldare il patto generazionale e rafforzare le prospettive di equilibrio del sistema previdenziale che consenta, ai giovani e ai meno giovani, di avere quello che è stato promesso e quello che necessita”.
“Questa consigliatura deve iniziare a riflettere anche su altre problematiche previdenziali, assistenziali e gestionali, problematiche che vanno dalla necessità di individuare strumenti idonei per un rafforzamento della cultura previdenziale di categoria, alla opportunità di interrogarsi su nuove forme “innovative” di assistenza ferma rimanendo la centrale attività della individuazione di misure idonee ad ottimizzare il rendimento del patrimonio mobiliare ed immobiliare”.
“Sarà un lavoro che richiederà impegno, pazienza e capacità di sintesi. Le prospettive previdenziali impongono di guardare lontano e suggeriscono di non rimanere immobili. La Cassa è dei notai, i Consigli di Amministrazione mutano, la Cassa rimane. L’obiettivo che connota l’impegno degli amministratori è di conservare una Cassa sempre più forte e impermeabile ai diversi attacchi esterni ed è questo l’impegno che assumo e mi sento di assumere per l’intero Consiglio di Amministrazione”.