Ue. Dopo il Covid 19, una crisi economica come il 2009

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In un documento che la Segreteria generale della presidente Ursula von der Leyen ha inviato ai membri del collegio, ai direttori generali e ai capi dei servizi dell’esecutivo comunitario, si sottolinea come ci si troverà di fronte ad una crisi economica epocale.

Nel testo, otto pagine corredate da grafici, si legge “In caso di crisi prolungata fino all’inizio di giugno o oltre, la caduta dell’attività economica nel 2020 potrebbe essere paragonabile alla contrazione del 2009, l’anno peggiore della crisi economica e finanziaria” ed ancora “È chiaro che la pandemia di coronavirus avrà un impatto dannoso molto grave sull’economia europea”.

I servizi competenti della Commissione avevano già avviato un esercizio di calcolo dell’impatto della pandemia sulla crescita europea. Le prime indicazioni parlavano di riduzione reale del Prodotto interno lordo del 2,5% nel 2020 rispetto a una situazione senza pandemia. Ma sarà la durata dell’emergenza, dal tipo di blocco del tessuto produttivo decretato dai vari Stati membri, a dare i numeri finali e delineare il quadro complessivo.

“Le sfide sono uniche rispetto ai precedenti shock economici”, viene sottolineato nel documento interno. “Interi settori dell’economia sono chiusi, le catene di approvvigionamento internazionali sono gravemente interrotte e il movimento delle persone è limitato”.

Dopo le misure prese sin qui “dobbiamo ora lavorare al periodo post-pandemia”, spiega Eric Mamer, capo del servizio dei portavoce dell’esecutivo comunitario. L’obiettivo principale è quello di permettere “un rimbalzo rapido”, vale a dire tornare a crescere immediatamente dopo la fine della crisi.