Stati Generali dell’Economia. Il dado è tratto

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Una conferenza stampa organizzata nei giardini della Villa Pamphili ha chiuso “Gli Stati generali dell’economia”. Una settimana fitta di incontri e confronti, oltre ottanta, per definire da dove partirà il Piano di Rilancio del nostro Paese. Al tavolo di discussione non hanno partecipato solo rappresentanti istituzionali, ma anche semplici cittadini, imprenditori, associazioni, sindacati e molto di più.

“Sono stati giorni molto intensi e non ci siamo chiusi affatto, anzi ci siamo aperti. Qui ha sfilato il Paese intero – ha detto il Presidente del Consiglio – in tutte le sue componenti. Ci rafforza, rafforza me e tutti i ministri. Ci rafforza negli obiettivi, nelle linee di intervento su cui vogliamo agire”.

Abbiamo aperto all’impossibile il panorama della nostra mente, allargato all’impensabile il raggio della nostra azione – spiega Conte – Il piano di rilancio non è una semplice raccolta di riforme. Ci siamo resi conto che non è affatto sufficiente riformare il Paese, dobbiamo reinventare il Paese che vogliamo perché l’esperienza è stata troppo dura e la sfida troppo impegnativa per occuparci di semplici riforme”.

“Tutti questi incontri hanno permesso di elaborare un progetto che avrà come obiettivo primario quello di sostenere il recupero del Belpaese, messo letteralmente al muro dall’emergenza coronavirus”.

Ma che cosa prevede il Piano di rilancio? 7 le direttrici e quindi gli obiettivi: Modernizzazione, Transizione energetica, Italia più inclusiva, Possibile riduzione dell’IV, Il nodo Atlantia, Nuovo scostamento di bilancio, Recovery Fund

Modernizzare e trasformare sono, quindi, le due parole d’ordine insieme a “una robusta transizione energetica”.

Modernizzazione

Occhi puntati sull’Alta Velocità e sul miglioramento generale delle infrastrutture, in particolare quelle ferroviarie. Tra i progetti citati quello della Roma-Ancona.

Grande sostegno per il piano cashless e dunque per la progressiva adozione dei pagamenti digitali per contrastare l’economia sommersa.

Nel piano di rilancio di Conte, poi, focus sulla rete unica in fibra ottica e sulla riduzione dell’esistente divario digitale.

Ampio consenso anche sul progetto di rivedere l’abuso d’ufficio, la responsabilità erariale e su quello volto alla riduzione della burocrazia.

Transizione energetica

Molto apprezzato il nuovo progetto presentato: Impresa 4.0 Plus, volto a rendere strutturali tutti gli incentivi e le agevolazioni per le imprese che dimostreranno di avere una spiccata propensione per la digitalizzazione e il green (intelligenza artificiale, blockchain…).

Dagli Stati Generali dell’Economia, ha continuato Conte in conferenza stampa, è venuto fuori anche un altro progetto: i distretti dell’economia circolare  Bisognerà dunque creare degli spazi industriali in cui si lavorerà intensamente per abbandonare il combustibile fossile e passare alle rinnovabili.

In tal senso però il piano di rilancio avrà bisogno dell’appoggio dell’intero Paese

“Dobbiamo creare degli spazi industriali in cui si lavori per l’economia circolare, i distretti di economia circolare. Non possiamo parlare di transizione energetica e avere dubbi su parchi eolici ed energia idrica, dobbiamo essere coerenti”, ha detto il Presidente del consiglio spiegando che l’unica via è quella di puntare a un processo di decarbonizzazione. E sul tema della transizione energetica, il premier ha dichiarato che “è stato molto apprezzato il nuovo progetto impresa 4.0 plus per rendere strutturali tutti gli incentivi e le agevolazioni alle imprese digitali e green”..

Italia più inclusiva

Uno dei temi più importanti trattati durante gli Stati generali dell’Economia è stato quello della riduzione del cuneo fiscale a beneficio dei lavoratori.

Molti progetti, ha ribadito Conte, hanno trovato ampio supporto durante le discussioni e si sono inseriti di diritto nel piano di rilancio:

  • contrasto alla povertà educativa;
  • necessità di investire nell’università e nella ricerca della scuola;
  • formazione di lavoratori e professionisti (per recuperare il gap di produttività con altri Paesi);
  • formazione dirigenziale;
  • empowerment femminile: tra le proposte presentate un voucher di 500 euro per tre anni destinato alle donne manager e che ispirano a diventare tali.
  • investire sul diritto allo studio (più borse più accessibili)
  • investire sulle residenze universitarie.

“Ci è stato presentato e accogliamo un suggerimento, il progetto di un voucher per pagare 500 donne all’anno che aspirano a diventare manager. Un Mba Executive dal valore di 35mila euro. Nelle prime 100 imprese solo il 6% è guidato da donne”.

Possibile riduzione dell’IVA

Dopo aver spiegato cosa prevede il piano di rilancio elaborato durante gli Stati generali, Conte ha dato il via alle domande della stampa. In questa sede sono emerse tematiche di ampio rilievo tra cui quella della riduzione dell’imposta sul valore aggiunto.

“Rimodulare l’IVA è solo un’ipotesi; è una misura costosa da studiare. C’è preoccupazione perché i consumi, comprensibilmente, non sono ripartiti. Non è ripartito quel clima di fiducia”.

Il nodo Atlantia

Durante la conferenza stampa Conte ha ribadito che “Il caso va chiuso e subito. Non è giusto portare avanti l’incertezza a lungo. Hanno chiesto una soluzione chiara. Noi abbiamo il dovere di dare una soluzione chiara”.

Nuovo scostamento di bilancio

Un’ipotesi plausibile, ha dichiarato il premier dopo aver spiegato cosa prevede il piano di rilancio. Anche in questo caso, però, nessuna decisione ufficiale è stata ancora presa dall’esecutivo e bisognerà discutere ancora, soprattutto con Gualtieri e con la Ragioneria generale dello Stato.

Recovery Fund

Secondo il piano di Conte, i soldi del fondo verranno usati per investimenti e riforme.

“Ci prenderemo una settimana con i ministri per elaborare le proposte che arriveranno. Poi definiremo il piano; quello sarà l’orizzonte dell’azione di governo da cui andremo a ricavare il ’Recovery plan’ che presenteremo a settembre su cui chiederemo fondi all’Europa.”

“Cercheremo anche di avere un ‘bridge’ che non si preannuncia molto consistente. Ora portiamo a casa il negoziato, stiamo già lavorando per il ‘bridge’ e quando diciamo che presenteremo il Recovery Plan a settembre ciò significa che già ora dobbiamo lavorarci. Ma noi abbiamo carenze in struttura, non abbiamo capacità di spesa. La prossima settimana dobbiamo subito rivedere questo piano di rilancio, dopodiché dobbiamo cominciare a stendere i progetti”. E insiste sulla necessità di puntare alla limitazione del contante: “Dobbiamo favorire i pagamenti digitali, il cashless. Le componenti sane e migliori del Paese ci chiedono di contrastare l’economia sommersa”.

“Il piano di rilancio nella versione definitiva sarà l’orizzonte dell’azione del governo. Da qui ricaveremo le riforme del Recovery Plan che presenteremo a settembre – ha continuato – Poi ci sono misure di più immediato impatto e abbiamo sicuramente valutato la necessità di intervenire per un ulteriore scostamento di bilancio. Non abbiamo ancora fatto di conto, ma fra un po’ dovremo metterci intorno a un tavolo. L’aggiornamento è costante anche rispetto ai flussi di cassa dello Stato”.