In campo nuove regole per la rateizzazione dei contributi

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Sono partite il 1 febbraio le nuove regole per la dilazione dei pagamenti dei debiti contributivi. Diminuiti gli interessi, ridotto anche il debito contributivo minimo per il quale chiedere la dilazione.

“Sono tutte modifiche migliorative – spiegano dall’Ente di previdenza dei veterinari presieduto da Gianni Mancuso – che prevedono requisiti di accesso meno stringenti ed una riduzione di costi a carico del richiedente”.

Innanzitutto, infatti, è possibile richiedere la dilazione di contributi scaduti, anche se solo in parte. Ad esempio, a giugno si può chiedere la dilazione della rata dei contributi minimi  scaduta il 31 maggio senza dover aspettare che sia scaduta anche la seconda rata prevista per il 31 ottobre.

“E’ stato ridotto anche il debito contributivo minimo per il quale si può chiedere la dilazione. Il debito minimo è pari al 15% (prima era il 30%) del reddito convenzionale dell’anno di presentazione della domanda. Per i neo iscritti, i cancellati dall’Ordine, i cancellati dall’Enpav e i pensionati, il debito contributivo minimo è pari al 10% (prima era il 15%)”.

Per accedere alla dilazione, il reddito complessivo del richiedente non deve essere superiore a 30 volte (e non più a 15 volte) il debito da dilazionare.

Le rate sono mensili ed in numero massimo di 60. Ridotto, inoltre, a 150 Euro, esclusi gli interessi, l’importo minimo di ciascuna rata.

Diminuiti anche gli interessi di dilazione che saranno pari al tasso legale + uno spread del 2%, e comunque entro il limite massimo del 3,5%. Per il 2021 il tasso di interesse è pari al 2,01% Le regole precedenti prevedevano un tasso fisso del 4,5%.