Per contribuire a riparare i danni economici e sociali causati dalla pandemia di coronavirus, la Commissione europea, il Parlamento europeo e i leader dell’UE hanno concordato un piano di ripresa che aiuterà l’UE ad uscire dalla crisi e getterà le basi per un’Europa più moderna e sostenibile.
Un pacchetto di stimolo senza precedenti
Il bilancio a lungo termine dell’UE, unito a NextGenerationEU, lo strumento temporaneo pensato per stimolare la ripresa, costituirà il più ingente pacchetto di misure di stimolo mai finanziato dall’UE. Per ricostruire l’Europa dopo la pandemia di COVID-19 verrà stanziato un totale di 1 800 miliardi di euro. L’obiettivo è un’Europa più ecologica, digitale e resiliente.
Il nuovo bilancio a lungo termine potenzierà i meccanismi di flessibilità volti a garantire la possibilità di fare fronte a esigenze impreviste. Sarà quindi adeguato non solo alle realtà attuali, ma anche alle incertezze future.
Il 17 dicembre 2020 è stata raggiunta l’ultima tappa dell’adozione del prossimo bilancio a lungo termine dell’UE.
Elementi principali del nuovo accordo
Oltre il 50% dell’importo sosterrà la modernizzazione, per esempio tramite:
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la ricerca e l’innovazione, portate avanti con il programma Orizzonte Europa |
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le transizioni climatiche e digitali eque, attraverso il Fondo per una transizione giusta e il programma Europa digitale |
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la preparazione, la ripresa e la resilienza, attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, rescEU e un nuovo programma per la salute, EU4Health. |
Il pacchetto finanzierà anche:
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la modernizzazione di politiche tradizionali, come la politica di coesione e la politica agricola comune, per massimizzare il loro contributo alle priorità dell’Unione |
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la lotta ai cambiamenti climatici, a cui verrà riservato il 30% dei fondi europei, la più alta percentuale di sempre per il bilancio dell’UE |
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la protezione della biodiversità e la parità di genere |
Quadro finanziario pluriennale 2021-2027
dotazioni totali per linea di bilancio*
QFP | NextGenerationEU | TOTALE | |
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1. Mercato unico, innovazione e agenda digitale | 132,8 miliardi di euro | 10,6 miliardi di euro | 143,4 miliardi di euro |
2. Coesione, resilienza e valori | 377,8 miliardi di euro | 721,9 miliardi di euro | 1 099,7 miliardi di euro |
3. Risorse naturali e ambiente | 356,4 miliardi di euro | 17,5 miliardi di euro | 373,9 miliardi di euro |
4. Migrazione e gestione delle frontiere | 22,7 miliardi di euro | – | 22,7 miliardi di euro |
5. Sicurezza e difesa | 13,2 miliardi di euro | – | 13,2 miliardi di euro |
6. Vicinato e resto del mondo | 98,4 miliardi di euro | – | 98,4 miliardi di euro |
7. Pubblica amministrazione europea | 73,1 miliardi di euro | – | 73,1 miliardi di euro |
TOTALE QFP | 1 074,3 miliardi di euro | 750 miliardi di euro | 1 824,3 miliardi di euro |
Tutti gli importi sono espressi in miliardi di euro, a prezzi costanti del 2018. Fonte: Commissione europea
*Rispetto all’accordo del 21 luglio 2020, gli importi comprendono il rafforzamento mirato di dieci programmi per un totale di 15 miliardi di euro. I programmi in questione sono Orizzonte Europa, Erasmus+, EU4Health, il Fondo per la gestione integrata delle frontiere, Diritti e valori, Europa creativa, InvestEU, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, Aiuto umanitario.
Recovery Plan: iter
Quella che dovrà essere presentata all’UE a partire da gennaio ed entro il termine ultimo del 30 aprile 2021 è la versione definitiva del Piano. Quindi la Commissione avrà a disposizione due mesi per le sue valutazioni e per proporre al Consiglio Ecofin l’approvazione del Piano nazionale. Se tutto filerà liscio, il Consiglio Ecofin approverà il Piano con un atto di attuazione (implementing act), da adottare a maggioranza qualificata entro quattro settimane dalla presentazione della proposta della Commissione Europea.
Superati questi scogli il Paese avrà la possibilità di accedere al 10% dell’importo complessivo ad esso destinato.