Il Mattinale AdEPP – Giovedì 22 Aprile 2021

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PRIME PAGINE
Coprifuoco alle 22, strappo Lega (Corriere, Messaggero e tutti). Il Carroccio non vota il decreto che riapre tutto solo a metà (Giornale). “Lo strappo di Salvini” titola la Stampa. Per Repubblica “così Salvini sconfessa Giorgetti”. Ira del premier verso il leader leghista (Sole). Crisi Salvini-Draghi (Giornale). Draghi, doppio no a Salvini (Repubblica). Il leader leghista al Giornale: “Vi spiego perchè”. Il Fatto: Draghi ha scoperto chi è Salvini. La Verità: coprifuoco inutile ma ce lo infliggono.
Italia-Economia. Recovery, ecco i numeri di Draghi (Sole).
Italia-Politica. Enrico Letta al Corriere: un grande patto per ricostruire.
Esteri-Russia. Putin: puniremo chi supera la linea rossa (Repubblica).
Calcio, addio Superlega. Andrea Agnelli si arrende. Gli altri club: paghi i danni (Repubblica e tutti). La Superlega del calcio frana su Agnelli (Fatto). “Agnelli arrosto” titola Libero. Disastro Superlega e non solo, ora Agnelli rischia la poltrona (Giornale). L’autogol costa caro alla Juve (MF).
Alitalia, tensione e scontri in piazza. Il Cdm: salari salvi (Messaggero).

ADEPP
Impegno del ministro del Lavoro Orlando per effettuare un monitoraggio sull’iter del decreto attuativo dell’«anno bianco» contributivo per agevolare una «fetta» di iscritti all’Inps e alle Casse private (che hanno patito «in maniera drammatica la crisi pandemica»), perché si approdi «in tempi brevi» all’approvazione del testo. Il ministro, prima dell’adozione del decreto, ha definito “proficua” «l’interlocuzione con l’Adepp», riferendosi, ha raccontato a ItaliaOggi (p.38) il presidente dell’organismo delle Casse pensionistiche dei professionisti Alberto Oliveti, al confronto col ministero «di carattere tecnico», avvenuto a metà gennaio. Invece, è stato appena messo in agenda un imminente incontro proprio col ministro Orlando.

Pressing della Commissione parlamentare di controllo sugli Enti previdenziali su un «campione» di Casse private, selezionate in base a «profili di rischio» che vanno dalla sostenibilità delle prestazioni ai «rilevanti» crediti contributivi, fino alla «forte concentrazione dell’attivo» sui beni immobili: gli enti coinvolti sono Cassa geometri, Inpgi (giornalisti), Enasarco, Enpapi (infermieri) Cnpr (ragionieri) e Inarcassa (Italia Oggi p.38). Per il comparto, che cumula oltre 1,6 milioni di associati, molti danneggiati dalla pandemia, si pensa all’invio di un questionario che fornisca alla Bicamerale «una chiara rappresentazione delle forme di welfare», per stimare «l’impatto effettivo» degli aiuti assegnati, ma pure «il rapporto costi/benefici per gli iscritti», abbinato all’individuazione di «eventuali norme, anche attraverso la definizione di una fiscalità di scopo per incentivare le misure assistenziali».

L’Enpam ha venduto 4.500 case, la più grande operazione immobiliare degli ultimi due lustri a Roma: l’Enpam, la cassa previdenziale dei medici, ha venduto l’intero portafoglio in città per più di 810 milioni. La dismissione comprende 56 complessi, 4.540 unità a uso residenziale e 255 tra uffici, negozi, magazzini e autorimesse. Il presidente dell’Ente, Alberto Oliveti, commenta soddisfatto nell’intervista su Corriere della Sera Roma (p.1-5): «Abbiamo proceduto con la vendita perché avevamo alti costi di manutenzione: ci siamo riusciti senza neanche un contenzioso». E alla domanda se non fosse stato più conveniente rivolgersi al mercato: «Avremmo perso la tutela sociale. Inoltre avremmo corso il rischio di rimanere con parti invendute sparse per la città».

Lo scorso marzo Enpaia (l’Ente di previdenza degli addetti e gli impiegati nell’agricoltura) ha effettuato il suo secondo round di investimenti in fondi di venture capital: 15 milioni destinati a LVenture, Eureka e AVM Gestioni Cysero-Kilometro Rosso. Enpaia aveva già investito in altri fondi di investimento alternativi, Vertis e Mito Progress Tech. Su Informatore Agrario (p.13) Giorgio Piazza, presidente dell’Ente, intervistato spiega motivazioni e obiettivi di una scelta innovativa.

PROFESSIONI SCENARIO
Non limitare l’accesso al mercato dei visti di conformità relativi al superbonus: il richiamo arriva dai sindacati dei commercialisti, Adc e Ungdcec, e fa seguito a una presa di posizione simile, espressa dal Consiglio nazionale dei commercialisti. Stavolta però c’è un passo in più, perché la segnalazione è arrivata sul tavolo dell’Antitrust, spiega il Panorama di Norme & Tributi del Sole (p.40). A seguire nella stessa rubrica l’emorragia lombarda degli studi professionali indipendenti: oltre 10mila liberi professionisti, dei 21mila costretti a chiudere lo studio già sotto i primi colpi del Covid-19, risiedono nella regione più ricca dove ad oggi, sono ancora aperte 286.497 partite Iva professionali. È questo il dato preoccupante che emerge dal II Rapporto sulle libere professioni, presentato ieri a Milano da Confprofessioni.

Estendere la norma dell’equo compenso a tutti i clienti o non solo ai cosiddetti contraenti forti: è l’appello lanciato dal Consiglio nazionale dei commercialisti alla Commissione Giustizia della Camera, che il 22 aprile riprenderà ad esaminare l’AC 301 (Meloni) l’AC 1979 (Mandelli) e l’AC 2192 (Morrone) sul tema dell’equo compenso. Le problematiche sono note ai Ddl attualmente all’esame della Commissione della Camera, che propongono di estendere la disciplina ad altri soggetti e ad altre tipologie di accordo diverse dalle convenzioni unilateralmente predisposte (Sole p.42).