Istat. Cittadini soddisfatti della vita ma….

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Anche nelle fasi iniziali della pandemia, una quota rilevante di cittadini ha continuato a manifestare un giudizio positivo per la propria vita personale, a sostenerlo l’ultima ricerca Istat che  sottolinea però che “1 famiglia su 3 peggiora la situazione”. Le donne meno soddisfatte degli uomini. Sul fronte lavoro, i liberi professionisti sono tra i più soddisfatti (53,1%).

I numeri

Nonostante la pandemia aumenta la soddisfazione per la vita nel complesso

Alla domanda “Attualmente, quanto si ritiene soddisfatto della sua vita nel complesso?”, in base a un punteggio da 0 a 10 (dove 0 indica “per niente soddisfatto” e 10 “molto soddisfatto”), nel 2020 il 44,3%  delle persone di 14 anni e più indica i livelli di punteggio più alti (8-10), il 41,3% giudica la propria vita  mediamente soddisfacente (6-7) mentre il 12,5% la valuta con i punteggi più bassi (0-5).

A essere più soddisfatti sono le persone nelle classi di età centrali, i residenti al Nord, gli occupati nelle posizioni più elevate o alle dipendenze e le persone più istruite.
La crescita del livello di soddisfazione ha riguardato uomini e donne in misura analoga. Nei vari gruppi di età la quota di coloro che esprimono elevati livelli di soddisfazione è sostanzialmente stabile o in aumento. In particolare, la crescita è stata più elevata tra le persone di 35-44 anni (dal 44,4% al 47,5%) e di 45-54 anni (dal 43,1% al 45,4%).

Le differenze di genere rimangono inalterate: le donne con giudizi elevati di soddisfazione
sono il 43,1% e gli uomini il 45,5%. La soddisfazione diminuisce, tendenzialmente, con il progredire dell’età: la quota di molto soddisfatti è quasi il 56% tra i 14-19enni mentre scende al 36,6% tra le persone di 75 anni e più.

Cresce la soddisfazione per occupati dipendenti e laureati

Rispetto agli anni precedenti, in generale la crescita ha riguardato gli occupati, con l’eccezione dei lavoratori in proprio.
La condizione occupazionale influisce sul giudizio. Chi è occupato o impegnato in una attività formativa (studenti) esprime più frequentemente giudizi molto positivi: Il 49,0% degli occupati e il 52,1% degli studenti dichiarano una soddisfazione elevata.
Anche la posizione nella professione incide: tra gli occupati, i livelli di soddisfazione più alti sono espressi da dirigenti, imprenditori e liberi professionisti (53,1%), insieme a quadri e impiegati (50,9%), rispetto a operai (46,8%) e lavoratori in proprio (44,8%). Le persone in cerca di nuova occupazione (32,6%) e le casalinghe (39,9%) presentano, come in passato, livelli bassi.

La soddisfazione per la vita aumenta al Nord, è stabile nelle altre ripartizioni

A livello territoriale, il Nord presenta la quota più alta di coloro che dichiarano un voto compreso tra 8 e 10 rispetto alla soddisfazione per la vita (48,3%), il Centro una quota intermedia (42,7%) e il Mezzogiorno la quota minore (39,8%). Le regioni con i più elevati livelli di soddisfazione sono il TrentinoAlto Adige (61,8%), la Valle d’Aosta (54,0%) e il Friuli Venezia-Giulia (49,4%), quelle con i livelli più bassi sono la Campania (31,7%) e la Sicilia (39,8%).