55° Congresso Notariato. Previdenza e non solo

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Si è tenuto, nei giorni scorsi, il Congresso nazionale del Notariato che ha visto affrontare alcuni temi legati alla professione con uno sguardo attebto sui cambiamenti e sfide che stanno impattando anche sulla categoria  e che chiamano in campo tutti gli attori, previdenza inclusa.

Nella  tavola rotonda “Informazione Qualificata Vs luoghi comuni nei Sistemi Previdenziali” moderata dal Giornalista Rai Francesco Giorgino, il discorso, infatti,  si è spostato su un piano più tecnico analizzando varie tematiche previdenziali “calde” , dai pericoli più volte evidenziati rappresentati dal longevity risk aumentato in parte dalla femminilizzazione delle professioni  (argomento del quale ha parlato la Professoressa Susanna Levantesi) all’esame dei vari sistemi previdenziali, con focus su quello notarile caratterizzato da una solidarietà e da prestazioni (quali ad es. l’assegno di integrazione) che lo rende quasi un unicum, antesignano e  vicino al concetto rinnovato di una previdenza che deve preoccuparsi anche di welfare attivo, di essere vicina agli iscritti durante la vita professionale.

Di questo hanno  parlato il Presidente della Cassa del Notariato Francesco Gianbattista Nardone e dell’Adepp Alberto Oliveti che ha ricordato, in particolare, la battaglia di Adepp per affermare una previdenza che rispecchi quanto riassunto dall’acronimo WISE (Welfare, Investimenti, Servizi, Europa). Di sistema contributivo e del raffronto con gli altri sistemi hanno poi parlato il Prof.

Paolo De Angelis  e l’Attuario Luca Coppini, quest’ultimo con uno sguardo particolare al sistema della Cassa, entrambi evidenziando come ogni sistema non è in sé buono o cattivo, e che nessun sistema adottato da una Cassa “in corsa” presenta soluzioni ai problemi di sostenibilità. Contributivo, retributivo o solidaristico riguardano il criterio di distribuzione dei contributi. L’adozione in particolare del contributivo in una Cassa che ha già un debito previdenziale nei confronti dei propri iscritti (che vantano dall’altra parte diritti quesiti)  non potrà essere adottato con sistema della capitalizzazione ma sempre della ripartizione e qualora si voglia accedere ad un sistema misto (con parziale capitalizzazione) vi è molta probabilità che almeno per un lungo periodo (previsto  in 20/30 anni )l’effetto sarebbe quello di un aumento della contribuzione e/o della riduzione delle prestazioni, senza avere nel contempo un “tesoretto” personale adeguato .

Il Presidente Nardone ha tirato le conclusioni ritenendo che il sistema della Cassa del Notariato ha garantito in questi oltre 100 anni dalla sua istituzione una previdenza vicina agli iscritti, ha funzionato e funziona bene: aggiustamenti per garantire la sostenibilità sono già in corso ma di fronte ad un trend previdenziale che punta ad un maggior welfare e al sostegno di tutti gli iscritti, il sistema scelto dalla Cassa Nazionale del Notariato va difeso e sostenuto.