Nato il Gruppo AdEPP Pnrr. Stallone “Studiare la tematica delle transizioni nel mondo delle professioni”

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di Tiziana Stallone 

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato con la risoluzione del Consiglio europeo del 22 giugno 2021 (COM (2021) 344 final) si colloca all’interno del Next Generation EU, ovvero lo strumento temporaneo dell’Unione dedicato alla ripresa, del valore di 750 miliardi di euro, erogati sotto forma di prestiti e sovvenzioni, per sostenere le riforme e gli investimenti effettuati dagli Stati membri dell’Unione Europea. Tra i principali obiettivi del PNRR ci sono quelli di generare una forte ripresa dell’occupazione e migliorare la qualità del lavoro.

Per far ripartire la crescita e migliorare radicalmente la competitività dell’economia, la qualità del lavoro e la vita delle persone, il nostro Paese è destinatario di oltre 210 miliardi delle risorse del programma Next Generation EU – integrate dai fondi stanziati con la programmazione di bilancio 2021-2026 – che dovranno essere investite nelle tre priorità strategiche concordate a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale anche con l’obiettivo di accrescere le competenze, le capacità e le prospettive dei giovani, di rafforzare l’empowerment della professione contrastando le discriminazioni di genere e migliorando l’offerta di servizi per la conciliazione vita-lavoro.

Le Casse, ancor prima della pandemia, hanno individuato alcuni aspetti chiave del NGEU anticipando le problematiche del lavoro libero professionale con particolare riferimento alle transizioni dei giovanissimi nel mondo delle professioni. Accompagnare gli aspiranti giovani professionisti nel delicatissimo passaggio verso l’attività professionale è di estrema importanza sia per garantire maggiore consapevolezza delle difficoltà e dei rischi ma anche per metterli a conoscenza del welfare erogato dalle casse a loro vantaggio per l’enpowerment e l’avvio della professione. La Previdenza non è un “problema di domani” ma una risorsa di oggi. Di fatto sussiste un paradosso che proprio i più giovani, che necessitano dell’aiuto dei loro Enti di previdenza, escono dall’università privi di cultura previdenziale e per questo considerano la previdenza l’ennesimo dazio. Conoscere e rafforzare le competenze trasversali tecniche, legate allo start up professionale, rappresenta un viatico importante per limitare il tasso di abbandono dei giovani professionisti. Il rischio è quello di avere cessazioni di attività in pochi anni o l’ampiamento di sommerso che ritarda una contribuzione previdenziale adeguata.

Maggiore oggi è l’incertezza del mercato del lavoro delle professioni dettata dalla rapida obsolescenza delle competenze, dalla continua introduzione di norme, dai repentini cambiamenti che generano nuovi mercati ed erodono quelli che riteniamo tradizionali, dalla concorrenza di piattaforme social e nuove tecnologie che stanno cambiando l’approccio del cliente e la modalità di promozione della professione. Sono aumentate le competenze necessarie per gestire uno studio professionale. Tra quelle che potrebbero rappresentare un percorso formativo allo start up possiamo annoverare: competenze digitali, fiscali, previdenziali, conoscenze di strategie di marketing e comunicazione, competenze di budget, capacità empatiche e rafforzamento dell’etica del mercato del lavoro e della collaborazione interprofessionale solo per citarne alcune.

Oggi le Casse chiedono che sia riconosciuta dalle Istituzioni nazionali, dalle Regioni e dagli Enti locali (che avranno il ruolo importante di attuazione del PNRR) la loro funzione strategica e la loro esigenza prioritaria di tutelare e sostenere i liberi professionisti. Il possesso in seno agli Enti di dati reddituali e relativi gap di genere, anagrafici e territoriali consente di avere informazioni strategiche sull’andamento del mercato del lavoro e di sviluppare pertanto misure e contromisure ad hoc che lo tutelino. Lo stato di salute delle platee, anche attraverso il monitoraggio delle iscrizioni e cancellazioni, può essere di estrema importanza sia per assistere la transizione università mondo del lavoro e sia per sostenere la riqualificazione professionale a fronte di crisi reddituali.

A tal fine all’interno di Adepp è nato il Gruppo PNRR con l’obiettivo di sviluppare progettualità a sostegno degli iscritti alle Casse anche attraverso l’accesso ai Fondi comunitari. La tematica delle transizioni nel mondo delle professioni è al momento al centro delle attività di studio. È necessario, infatti, creare strumenti di informazione, formazione, supporto e accompagnamento ai professionisti che decidono di avviare l’attività professionale guidandoli anche alle aggregazioni interprofessionali. A tal proposito riteniamo che debba essere attivato uno specifico servizio di supporto nel quale, anche attraverso il coinvolgimento degli Ordini professionali, dei dipartimenti universitari e delle strutture di ricerca, l’AdEPP possa e debba avere il ruolo centrale di coordinamento.