A riportare le dichiarazioni del Presidente di Inarcassa è “Italia oggi” che in un articolo a firma Simona D’Alessio spiega l’uso che si potrebbe fare del taglio del 6 % (dal 26 al 20) sulla tassazione dei rendimenti finanziari degli Enti previdenziali, previsto in un emendamento alle Legge di Bilancio.
“Adesso, nell’imminenza dell’approdo delle correzioni alla manovra economica al Senato (entro venerdì) – si legge nell’articolo – il progetto si arricchisce di altre sfumature, rivela a ItaliaOggi il presidente di Inarcassa Giuseppe Santoro, in «un momento complesso per un Ente», l’Inpgi (giornalisti), la cui gestione principale dal giugno del prossimo anno confluirà nell’Inps, e mentre si parla dell’«ipotesi di commissariamento» di un altro Istituto pensionistico privato, l’Enasarco (agenti di commercio e consulenti finanziari). E, tutto ciò, incalza, accade mentre «continuiamo a ricevere l’invito ad investire sempre di più nell’economia reale del Paese» da parte del governo. «La mia proposta è di provare a percorrere questa strada: riuscire a costruire un regolamento» sull’uso delle somme risparmiate grazie al taglio del 6% delle tasse sui rendimenti «in capo ad ogni singola Cassa», da dividere in «un fondo per gli investimenti nell’economia reale» ed in uno che «ci veda essere parte attiva in un processo di co-responsabilizzazione. E non insensibile nei confronti delle difficoltà che un Ente può incontrare, negli anni, per diverse ragioni», soprattutto per «i cambiamenti demografici e sociali» che possono verificarsi.
L’idea, prosegue Santoro, viene ritenuta «condivisibile» da alcune delle Casse aderenti all’Adepp. E l’attuale momento storico, che va verso l’attuazione, con risorse ingenti, delle missioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), conclude, potrebbe essere quello «giusto» per far calare l’imposizione fiscale sugli Enti di primo pilastro pensionistico.