Mercato del lavoro. Continua la ripresa

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Prosegue il recupero dell’occupazione dipendente: alla fine dell’anno si è rafforzata la crescita delle assunzioni a tempo indeterminato. Il settore delle costruzioni continua a crescere, mentre nel turismo il recupero è ancora incompleto.

Dal punto di vista del divario di genere, non si sono ancora riassorbiti i divari già presenti, e alimentati anche dalla pandemia. Le assunzioni a tempo indeterminato sospingono l’occupazione del Centro Nord.

E’ quanto emerge dall’ultima Nota congiunta redatta da Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Banca d’Italia e, per la prima volta anche da Anpal che collaborerà regolarmente alla pubblicazione.

La nota dà conto anche dei dati sulla disponibilità al lavoro, distinguendo tra disoccupazione amministrativa (Did) e statistica, e considera gli andamenti delle Did rilasciate nel corso del 2021.

Non solo blocco delle cessazioni

Nel 2021 l’andamento delle posizioni di lavoro alle dipendenze si è rafforzato : da giugno il numero di contratti attivati è tornato sui livelli prevalenti prima dello scoppio della pandemia e, negli ultimi mesi dell’anno, ha quasi raggiunto il sentiero di crescita che si sarebbe registrato se l’evoluzione della domanda di lavoro si fosse mantenuta, anche durante l’emergenza sanitaria, sugli stessi ritmi del periodo 2018-19.

Nel complesso del 2020-21 sono stati infatti attivati, al netto delle cessazioni, circa 560.000 nuovi posti di lavoro alle dipendenze, rispetto ai 605.000 del biennio precedente. La dinamica beneficia tuttavia del basso numero di cessazioni, ancora contenuto dal ricorso diffuso agli
strumenti emergenziali di integrazione salariale, di cui è previsto il graduale superamento nel 2022.

Anche il saldo delle posizioni permanenti è cresciuto, seppur a ritmi più moderati: nel primo semestre, a fronte della debolezza delle attivazioni, il miglioramento è stato determinato esclusivamente dal numero contenuto di cessazioni. Nella seconda parte dell’anno, invece, alla dinamica dell’occupazione di tipo stabile ha contribuito anche la ripresa delle assunzioni e delle trasformazioni, che in autunno hanno superato i livelli pre-pandemici.

Leggi la Nota congiunta.