Ecofin. Approvate le conclusioni sull’autonomia strategica del settore economico e finanziario europeo

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I Ministri delle Finanze dell’Unione europea, riuniti in Lussemburgo, hanno adottato le conclusioni sull’autonomia strategica del settore economico e finanziario europeo. Una riunione che aveva fatto restare con il fiato sospeso il mondo finanziario/borsistico in attesa della presa di “posizione” sulle sanzioni contro la Russia.

“I Ventisette hanno dato prova della loro disponibilità a estendere le restrizioni a sulle importazioni e le esportazioni della Russia, – ha detto il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, che guida la presidenza di turno dell’Ue, al termine dell’Ecofin – hanno indicato la loro determinazione ad ampliare la lista delle personalità e l’elenco delle imprese assoggettate a sanzioni e hanno indicato la loro volontà di includere nelle sanzioni il settore energetico, in proporzioni e seguendo un calendario da definire”.

Ecofin, nel documento, afferma che “le sanzioni sono uno strumento essenziale della politica estera e di sicurezza comune dell’UE; nel pieno rispetto del diritto internazionale, le sanzioni dell’UE mirano a sostenere la pace e la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani e i principi del diritto internazionale”, sottolinea “l’importanza di proseguire gli
sforzi volti ad applicare in modo rigoroso e uniforme tutte le sanzioni adottate” e  ribadisce che “sostiene i lavori in corso volti a individuare e contrastare le pratiche che mirano ad aggirare e compromettere le sanzioni dell’UE, compreso in alcuni casi il rischio di elusione che potrebbe derivare da determinate operazioni sulle cripto-attività”.

Infine, sottolinea “l’importanza del coordinamento tra gli Stati membri per quanto riguarda l’attuazione delle sanzioni, al fine di garantirne l’efficacia e massimizzarne l’impatto”.

Sanzioni a parte, il punto focale affrontato dall’Ecofin è l’autonomia strategica economico e finanziaria che la guerra Russia/Ucraina ha messo ancora di più in evidenza. Per il Consiglio dei ministri delle Finanze della Ue, tre sono i pilastri fondamentali individuati e da perseguire: conseguire un ruolo dell’euro più forte a livello internazionale, anche attraverso un’Unione economica e monetaria più forte e profonda nonché mediante la promozione dell’uso dell’euro e degli strumenti denominati in euro a livello globale; garantire la resilienza del settore finanziario affinché sia al servizio dell’economia reale, anche attraverso il completamento dell’unione bancaria e l’approfondimento dell’unione dei mercati dei capitali, riducendo nel contempo l’eccessiva dipendenza da infrastrutture e istituti finanziari di paesi terzi laddove si prevede che ciò potrebbe creare rischi per la stabilità finanziaria; proteggere il sistema economico e finanziario dell’UE dagli effetti dell’applicazione extraterritoriale di sanzioni e altre pratiche dannose da parte di paesi terzi, oltre a mantenere il buon funzionamento del regime di sanzioni proprio dell’UE.

Ora i Ministri dell’economia e finanze prepareranno i due incontri di primavera del G20 e del Fondo Monetario Internazionale che si terranno tra il 18 e il 22 aprile.

Il contesto

Le conclusioni fanno seguito alla dichiarazione di Versailles del 10 e 11 marzo 2022, in cui i capi di Stato o di governo dell’UE hanno convenuto di assumersi maggiori responsabilità per la sicurezza dell’UE e compiere ulteriori passi decisivi verso la costruzione della sovranità europea, la riduzione delle nostre dipendenze e la messa a punto di un nuovo modello di crescita e di investimento per il 2030.

Nell’ottobre 2020 i capi di Stato o di governo dell’UE avevano già sottolineato che conseguire l’autonomia strategica, preservando nel contempo un’economia aperta, era un obiettivo fondamentale dell’Unione.

Le conclusioni sviluppano ulteriormente gli elementi contenuti nella comunicazione della Commissione del gennaio 2021 dal titolo “Il sistema economico e finanziario europeo: promuovere l’apertura, la forza e la resilienza”.

 

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